Anche quest’anno la kermesse proporrà ai visitatori il suo seducente connubio tra vino, cibo e cultura per promuovere non solo le infinite risorse culturali ed enogastronomiche dell’area del Vulture, ma di tutto il territorio lucano. Mercatini, wine bar, punti ristoro, workshop, laboratori, musica, animazione e spettacoli sono gli ingredienti con i quali Aglianica mira a riconfermarsi anche per quest’anno un punto di riferimento per gli amanti dell’enoturismo provenienti da tutta Italia, attratti dai profumi, dai sapori e dalla cultura dei luoghi del vino Aglianico. “Puntiamo come sempre a mantenere gli alti standard qualitativi che hanno caratterizzato la manifestazione in tutti questi anni – ha detto Donato Rondinella, direttore artistico dell'evento - Sarà un’Aglianica più turistica e meno “tecnica”. Il 70% delle presenze ad Aglianica è extraregionale. I visitatori provengono non solo dalla vicina Puglia ma anche da regioni più lontane come Emilia Romagna, Toscana e Lazio, e soggiornano nelle strutture ricettive del Vulture. Quest’anno Aglianica si svolge a Venosa, città che per la sua storia e per le sue caratteristiche è la location ideale per una manifestazione come questa”. Nell’articolato calendario di appuntamenti che anima la rassegna, Go Wine promuove una serie di interessanti degustazioni. Ogni giorno nel cortile del Castello sarà in funzione il Go Wine Bar, dedicato quest’anno ai vini autoctoni da scoprire del progetto “Buono…non lo conoscevo!”: oltre 30 vitigni espressione di altrettanti vini, da nord a sud dell’Italia, da conoscere. Sempre alla valorizzazione degli autoctoni sono dedicati i tre laboratori direttamente curati da Go Wine: un primo appuntamento è in programma la sera di venerdì 3 ottobre, due appuntamenti il sabato 4. In ogni degustazione saranno presentati 4 vini espressione di vini autoctoni di diverse regioni italiane, in un ideale confronto con l’aglianico, autoctono per eccellenza delle terre del Vùlture. Altri due eventi caratterizzano la presenza di Go Wine nella rassegna: “I volti della Malvasia” è il tema di una speciale degustazione che si terrà sabato 4 ottobre alle ore 20,30 nel cortile del Castello di Venosa. Una sorta di ideale viaggio in Italia per scoprire i diversi volti con cui la malvasia è presente nel vigneto italiano; un momento di attenzione verso questa varietà che – va sottolineato - è presente anche in Basilicata e affianca con il Moscato un patrimonio ampelografico caratterizzato soprattutto dall’aglianico. E proprio a proposito dell’Aglianico, sabato 4 ottobre, presso la Chiesa di San Domenico va in scena una esclusiva degustazione dedicata all’aglianico ed ai grandi vitigni del mondo. 9 i vini in degustazione con 8 grandi rossi, espressione di altrettanti vitigni cosiddetti internazionali, in una speciale sfida e confronto con un Aglianico del Vùlture. Un modo ulteriore per affermare la grandezza di questo grande rosso del Sud e di una rassegna che, come in ogni edizione, sa offrire un interessante programma, confermandosi come uno degli appuntamenti enogastronomici di maggior rilievo nel Sud dell’Italia.
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