L’annata 2017 si può definire buona con punte di ottimo soprattutto per i vini ottenuti dalle uve a maturazione precoce, dimostrando che le caratteristiche del Collio rendono questo territorio capace di mostrare la propria vocazione alla vite e in grado di mettere in condizione i produttori di esprimersi con vini di eccellenza. Il Collio è rimasto quasi indenne dalla gelata del 20 e 22 aprile che non ha creato problemi alla maggior parte dei vigneti posizionati in collina e protetti dal particolare microclima del Collio. Tolti gli ultimi giorni di aprile la primavera è stata mite con temperature vicine alla media permettendo l’inizio della fioritura delle varietà precoci verso il 20-22 maggio con un decorso ottimale dettato dalle ottime condizioni meteo. L’estate, ed in particolare la prima settimana di agosto si sono registrate temperature medie di anche 3°C superiori alla media storica con un picco massimo di 38,8 °C. A questa ondata di calore si sono susseguiti due eventi piovosi che hanno apportato l’acqua necessaria ed accelerato ancor più il processo di maturazione anticipando la vendemmia. Si stima un calo della produzione del 15% rispetto al 2016. «La vendemmia 2017 in Collio ha in qualche modo dimostrato ancora una volta quanto il nostro sia un territorio estremamente vocato per la coltivazione della vite. Nonostante gli eventi climatici che ogni anno mettono a rischio il lavoro di un anno e che fanno sì che il mestiere del vignaiolo sia così imprevedibile e affascinante, le produzioni del Collio mantengono sempre un grado di eccellenza tale da poterle rendere riconosciute e riconoscibili. Gli alti e i bassi sono una costante in questo lavoro, ma la nostra vera costante è la sanità delle uve e l’eccellenza dei prodotti che non regala mai annate scadenti. Sarà ottima, questa annata 2017, e noi in Collio lo possiamo dire» ha dichiarato il Presidente del Consorzio Robert Princic. Le uve alla vendemmia, iniziata all’ultima settimana di agosto, si sono presentate perfettamente sane e le temperature associate agli sbalzi termici registrati nel periodo sono stati elementi fondamentali per garantire una qualità ottima ed una interessante componente aromatica delle uve.
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