Non avendo potuto partecipare personalmente, pubblichiamo volentieri il COMUNICATO STAMPA dell’azienda sull’evento.
È stata una serata memorabile per il vino siciliano quella andata in scena con Experiencing Firriato lunedì 28 maggio nell’incantevole cornice dei Chiostri dell’Umanitaria, il salotto nobile della città di Milano. panerai replica Ad accogliere l’invito dell’azienda siciliana sono state oltre 2500 persone, tra ospiti VIP come Chiara Maci e Filippo La Mantia, clienti, giornalisti nazionali e rappresentanti della stampa estera e tanti winelover che hanno celebrato la Sicilia del vino di qualità declinata secondo la filosofia produttiva di Firriato.
La Sicilia dei grandi terroir dell’isola è stata svelata attraverso un percorso di degustazione che ha avuto come interpreti principali tutti i vini delle collezioni Firriato, che hanno dato vita ad un vero e proprio viaggio fra territori straordinari, tradizioni produttive e peculiarità enologiche che grazie alla famiglia DI Gaetano diventa una sintesi completa di ciò che la Sicilia oggi rappresenta fra Etna, colline trapanesi e isola di Favignana.
Questo pubblico delle grandi occasioni ha avuto così l’opportunità di compiere un itinerario sensoriale impareggiabile andato in scena in alcuni splendidi ambienti dell’antico tempio della città laica e filantropica, come il Salone degli Affreschi, l’Auditorium, il Chiostro dei Pesci e il Chiostro delle Memorie.
Nelle isole di degustazione, gli ospiti di Firriato hanno scoperto in ogni calice tutta la ricchezza e la peculiarità dei terroir in cui opera l’azienda. Dai metodo classico Gaudensius Blanc de Noir (Etna Doc) e Gaudenisus Blanc de Blancs, ai Grandi Classici Bianchi e Rossi, con le etichette che hanno scritto negli anni la storia del marchio e ancora: i vini biologici Caeles, i Cru di famiglia con i top wine Harmonium, Ribeca e Camelot che hanno consacrato Firriato tra i grandi nomi dell’enologia italiana, l’elegante vendemmia tardiva con il Bayamore, e i vini Dolci Naturali, con i passiti l’Ecrù e il Favinia Passulè. Tutto questo senza mai dimenticare i vini dell’Etna e dell’isola di Favignana che rappresentano vere e proprie perle enologiche, mentre ai grandi intenditori è stata data l’opportunità di degustare alcune annate storiche per scoprire tutta la potenzialità evolutiva dei best seller dell’azienda.
Experiencing Firriato è stato anche un vero e proprio tuffo nei sapori e nei sentori di Sicilia. Nel corso della lunga serata, uno spazio è stato dedicato alla grande cucina d’autore con due cooking show affidati ad Andrea Macca, resident Chef di Baglio Sorìa Wine & Resort, e a Lorenzo Ruta, della Taverna Migliore di Modica. Altro momento gourmet è stato quello messo in scena da alcuni selezionati partner dell’azienda, che hanno presentato ricercate prelibatezze della gastronomia siciliana. Nelle isole di degustazione gli ospiti hanno potuto sperimentare l’accostamento dei vini Firriato con lo street food gourmet di FUD Bottega Sicula, con due Presidi Slow Food, come i formaggi del Consorzio della Vastedda del Belice e il Suino Nero dei Nebrodi, grazie ai pregiati salumi dell’azienda La Paisanella e alla porchetta dell’azienda Vecchio Carro. Tra le altre chicche anche i salami di asino ragusano de Il Chiaramontano, il caviale di lumaca dell’azienda La Lumaca Madonita, le conserve Campisi, i latticini di bufala prodotti da Bubalus e i panettoni e le creme artigianali della pasticceria Di Stefano Dolciaria.
“Questo evento – afferma Federico Lombardo di Monte Iato, COO Firriato – ci ha dato ancora una volta la possibilità di rafforzare quel legame tra la nostra azienda e la città di Milano. Abbiamo voluto questa serata per celebrare, ancora una volta, la nostra presenza in una città che dal punto di vista enogastronomico mette in campo un alto livello che poche capitali al mondo possono vantare”. |