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(03/07/2018) - Parovel: 120 anni di storia di una tra le più importanti famiglie di vino e olio sul Carso, tra Trieste, Slovenia e Istria

Nel mese di giugno la bellissima cantina di Bagnoli della Rosandra è stata teatro di importanti festeggiamenti attorno ai protagonisti, i fratelli Elena ed Euro Parovel e ai loro famigliari

Parovel: 120 anni di storia di una tra le più importanti famiglie di vino e olio sul Carso, tra Trieste, Slovenia e Istria
COMUNICATO STAMPA
Riceviamo dall'Ufficio Stampa di Parovel e volentieri pubblichiamo

Nel mese di giugno la bellissima cantina di Bagnoli della Rosandra sede dell’azienda agricola nel cuore del patrimonio naturalistico della Val Rosandra-Dolina Glinščice è stata teatro di importanti festeggiamenti attorno ai protagonisti, i fratelli Elena ed Euro Parovel e ai loro famigliari. Cinque generazioni di una delle più operose e note famiglie del settore agroalimentare del Friuli Venezia Giulia.

Euro ed Elena Parovel


Antica famiglia di vignaioli e olivicoltori dalle radici slovene, i Parovel si contraddistinguono da sempre per lo spirito creativo e innovativo che si rivela sia in campagna quanto in bottiglia, nel vino e nell’olio extravergine d'oliva, prodotti di eccellenza esportati e premiati ormai in tutto il mondo, in modo particolare in USA, Cina, Taiwan e Giappone.

Nel 1898 Pietro Parovel  iniziò la sua attività assieme alla moglie Ana e i loro sei figli partendo dal piccolo borgo di Caresana Mačkolje, frazione del comune di San Dorligo della Valle, in provincia di Trieste; a Caresana, tutt'ora il cuore pulsante della famiglia, iniziò anche la loro attività di ospitalità nella tipica “osmiza”, che continuò negli anni ’70 ed è ora ospitata per tre volte all’anno nella splendida cantina di Bagnoli della Rosandra, inaugurata nel 2004.

L’azienda oggi conta 13 ettari di oliveto e 15 di vigneto al confine con la Slovenia e all’inizio dell’Istria. Negli anni le pendici più ripide e meglio esposte sono state sistemate a terrazze formate con muri a secco dove da secoli viene coltivata la vite e l’olivo grazie anche al beneficio di un clima temperato, decisamente mediterraneo. I terreni sono di tipo arenaceo-marnoso, differenti da quelli dell’altopiano carsico, dove regna piuttosto il calcare e la terra rossa, ma ideali sia per la viticoltura sia per l’olivicoltura. Nei terreni di questo estremo lembo orientale d’Italia prospera la varietà di olivo Bianchera-Belica che i Parovel producono con maestria insieme ad altre cultivar e con la quale hanno contribuito sin dagli inizi alla definizione del disciplinare di qualità dell’olio DOP TERGESTE.

Vitovska e Terrano sono i figli naturali di queste terre, ma la famiglia Parovel ha una predilezione particolare per la Malvasia Istriana, amore che parte da lontano e che ha trovato terreno fertile nella passione di Zoran, padre di Elena ed Euro, per questo vitigno, quando ancora non era "di moda".


Zoran ha avuto anche il merito e l'intuito commerciale, assieme a  Danilo Lupinc viticoltore di Prepotto, di essere fra il primo a commercializzare i vini in bottiglia sul Carso e a Trieste, puntando su un’enologia che garantisse la pulizia e la qualità, utilizzando per le fermentazioni cemento e poi acciaio. Spirito pionieristico e innovatore, nel 1996 la famiglia Parovel ha fondato anche il primo frantoio privato in provincia di Trieste nella vicina zona artigianale di Dolina, ora sede di tutta la loro produzione olivicola.

«Il mio compito - dice Euro responsabile della produzione Parovel - è quello di esaltare l’energia e la ricchezza che la terra regala all’olivo come alla vite» mentre Elena, responsabile commerciale e comunicazione dell'Azienda sottolinea che il loro  «È un successo ottenuto con tenacia e lavoro di tutta la famiglia, ma dobbiamo gratitudine a tante persone amiche che sul territorio hanno creduto in noi, sostenendoci decennio dopo decennio e a tutti coloro che in Italia come all’estero hanno contribuito alla diffusione dei nostri prodotti in un crescendo, anno dopo anno!».

Nelle due giornate di evento per i 120 anni dell’Azienda dunque si sono avvicendati clienti, amici, giornalisti e autorità del territorio accolti da tutta la famiglia. Importante il contributo nella realizzazione del programma di Sara, figlia di Euro e Karmen e quello di sua sorella Martina che insieme a Evita figlia di Elena hanno ideato ‘Parovel: la stoffa dell’olio, il colore del vino’  una degustazione sensoriale con la conduzione dell’amica sommelier e assaggiatrice Liliana Savioli, dedicato all’insolito abbinamento di vino e olio con stoffe e tessuti.


Momenti indimenticabili quelli offertoi dallo spettacolo ‘RadioParovel’ con gli amati attori triestini Alessandro Mizzi e Laura Bussani del ‘Pupkin Kabarett’ e la scrittura teatrale di Stefano Dongetti. I due attori hanno scritto ed interpretato tra scherzo e serietà i momenti più significativi della vita della famiglia e dell’azienda Parovel. 
Preziosa anche l’installazione artistica ‘Principessa Rosandra’ creata in cantina dalla scultrice triestina Bianca di Jasio con opere dedicate al mito della genesi del fiume Rosandra, simbolo della terra dei Parovel.

Ed è stato proprio il torrente Rosandra ad ospitare durante l’evento una delle degustazioni più originali mai pensate prima da una cantina: luogo magico e rigenerante, dove è stato allestito un insolito assaggio dell’amata Malvasia istriana con una passeggiata nel torrente a piedi scalzi e il bicchiere in mano per un massaggio naturale e rilassante proprio nel luogo dal quale generano la valle e le sue terre.

Apprezzatissimi i dettagli e l’allestimento degli eventi seguiti dalla designer Sabina Bonfanti ; l’evento è stato concepito ed ideato con la collaborazione di Aurora Endrici, organizzatrice di eventi che collabora da anni con il territorio carsolino. Importanti le collaborazioni con Residence Bleu di Bagnoli della Rosandra, Trattoria al Pozzo di San Lorenzo, locale storico e autentica osteria di tradizione situata sopra il canyon della Val Rosandra, nonché con il primo "ittiturismo d'Italia" il Pescaturismo del Villaggio del Pescatore di Duino-Aurisina, e la panetteria e gelateria Ota di Bagnoli della Rosandra.


IN VETRINA
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