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(10/09/2018) - I vini vulcanici protagonisti della caccia del WineHunter Helmuth Köcher

Il risultato è la scoperta di prodotti di grande qualità, frutto di una viticoltura estrema che rappresenta una nicchia dal grande potenziale per l’Italia

I vini vulcanici protagonisti della caccia del WineHunter Helmuth Köcher

COMUNICATO STAMPA   
Riceviamo dall'Ufficio Stampa del Merano WineFestival e volentieri pubblichiamo.

È un tema di grande interesse quello dei vini vulcanici, a cui il WineHunter Helmuth Köcher ha voluto dedicare un’intera Caccia del Mese. Il risultato è la scoperta di prodotti di grande qualità, frutto di una viticoltura estrema che rappresenta una nicchia dal grande potenziale per l’Italia.

In Italia esistono varie aree di tipo vulcanico dove nel le eruzioni hanno creato un substrato terrestre particolarmente adatto alle coltivazioni, in particolare la viticoltura. Questi terreni sono ideali per produrre vini di grande qualità che esprimono l’energia del vulcano attraverso sentori intensi e una complessità multisensoriale.
Si tratta perlopiù di vini bianchi caratterizzati da grande mineralità, acidità e sapidità difficilmente raggiungibili altrove. I vini vulcanici risultano freschi e di ottima beva, dal gusto ricco ed equilibrato con un potenziale di longevità. Prodotti che conferiscono all’Italia l’immagine di un Paese autentico e puro, con una cultura e una storia uniche.

Così, il viaggio alla scoperta dei vini vulcanici ha portato il WineHunter Helmuth Köcher a far tappa in Campania dove ha degustato e selezionato il Summa 2016 delle Cantine Olivella, vinificato con uva Catalanesca del Monte Somma, coltivata in questa zona già dal XV secolo. Un vino che esprime energia, dal sentore agrumato e ricco di minerali, profumato di albicocca, che ha colpito il WineHunter per la sua eleganza.

Dalle pendici del Vesuvio a quelle dell’Etna, il WineHunter si è poi spostato in terra siciliana dove ha degustato Alizée 2017, Etna Bianco della cantina Theresa Eccher, un vino composto per il 70% da uva Carricante e per il 30% da Catarratto coltivate a 900 metri di quota. Un prodotto che richiama la natura vulcanica del suolo, persistente, dal sentore di frutta a polpa bianca e agrumi, che Helmuth Köcher ha definito elegante, equilibrato e fresco.

Infine, la caccia ha portato il WineHunter alle isole Eolie, dove ha selezionato una Malvasia delle Lipari Na’jm Passito dell’annata 2014, che nasce da uve 95% Malvasia e 5% Corinto Nero; prodotto sull’isola di Salina dalle Cantine Colosi, è un vino piuttosto rinfrescante, che porta in sé note di basalto derivanti dal terreno. I sentori di miele ed eucalipto, la leggera tanninicità, la grande struttura, l’equilibrio e la fragranza ne fanno un prodotto perfetto da abbinare ai cannoli o a dolci al mascarpone.

Il viaggio alla scoperta dei vini vulcanici si conclude, ma la caccia di prodotti di altissima qualità nel rispetto del motto “Excellence is an attitude” continua. E per scoprire di più sul mondo dei vini vulcanici non resta che partecipare all’evento WineHunter Catania nella splendida cornice del Monastero dei Benedettini di San Nicolò l’Arena, in programma nel 2019. 


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