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(26/01/2019) - A Frascati con i vini dell’Alto Adige di K. Martini & Sohn

Una Masterclass che dimostra le potenzialità d'invecchiamento dei vini bianchi, in questo caso un grande Chardonnay di Cornaiano

A Frascati con i vini dell’Alto Adige di K. Martini & Sohn

Qualche settimana fa Gabriel Martini, conduttore con il figlio Lukas dell’azienda vitivinicola di famiglia, in Alto Adige, mi ha chiesto di andare con lui a Frascati per condurre una Masterclass sui loro vini organizzata dal loro distributore per il Lazio.
Il pubblico era costituito esclusivamente da operatori, in prevalenza ristoratori ed enotecari.
Mi è parso particolarmente interessante organizzarla come una chiacchierata tra me e Gabriel, raccontando insieme a lui la storia e la caratteristiche dell’azienda e le peculiarità dei vini.


In degustazione avevamo 2 piccole verticali di 3 annate ognuna di Chardonnay e Pinot Nero, ed un Lagrein.
Alto Adige Chardonnay DOC Maturum 2016
Alto Adige Chardonnay DOC Maturum 2013
Alto Adige Chardonnay DOC Maturum 2011
Alto Adige Pinot Nero DOC Palladium 2016
Alto Adige Pinot Nero DOC Palladium 2013
Alto Adige Pinot Nero DOC Palladium 2009
Alto Adige Lagrein DOC Maturim 2009



Visto il tipo di partecipanti alla Masterclass, con Gabriel ci siamo concentrati particolarmente sul vino bianco proposto, lo Chardonnay, volendo ragionare insieme sull’opportunità di avere in carta al ristorante non solo l’annata corrente ma anche annate più vecchie, fino ad immaginare di arrivare a proporre abitualmente per alcuni tipi di vini bianchi le annate meno giovani.

Sono un accanito sostenitore di questo: un vino bianco realizzato e conservato con tutti i crismi può dare soddisfazioni maggiori se bevuto dopo qualche anno. Concetto che non sempre è condiviso dai ristoratori, che spesso quando gli si propone di acquistare vini bianchi di 3-4 anni sospettano che gli si vogliano affibbiare bancali di vini invenduti e non il frutto di una scelta ed un progetto di valorizzazione.

In questo senso la degustazione è stata veramente interessante: abbiamo chiesto ai partecipanti di assaggiare dapprima autonomamente le 3 annate, e di votare la loro preferita.

Il risultato è stato:
2016: 60 %
2013: 30 %
2011: 10 %

Siamo poi passati alla degustazione collettiva, con Gabriel che si è rivelato estremamente simpatico e spiritoso, coinvolgendo in diversi momenti i partecipanti. Ho anche chiesto di non finire tutti i loro vini, perché volevo che li riassaggiassero alla fine.
Si tratta per tutte le annate di Chardonnay in purezza.

Alto Adige Chardonnay DOC Maturum 2016
Alcool: 13,5 %
Acidità: 5,9 %
Zucchero residuo: 1,5 g/l
Estratti: 25,5 g/l
Vinificazione e maturazione: fermentazione e maturazione per 6 mesi in tonneau e barrique usate
Degustazione: di colore giallo verdognolo, appena accennati i riflessi dorati. Al naso si caratterizza per le note di frutta tropicale – ananas e banane soprattutto – di mele, per una lieve striatura agrumata e per la vaniglia. In bocca è un vino a tutto tondo, morbido, rotondo, molto persistente.
 
Alto Adige Chardonnay DOC Maturum 2013
Alcool: 13,5 %
Acidità: 4,5 %
Zucchero residuo: 2,2 g/l
Estratti: 28,5 g/l
Vinificazione e maturazione: fermentazione e maturazione per 6 mesi botti di rovere nuove.
Degustazione: procedendo per differenza rispetto all’annata 2016, aumentano i riflessi dorati. Al naso sono evidenti le note balsamiche. Al sorso mostra più personalità e persistenza.

Alto Adige Chardonnay DOC Maturum 2011
Alcool: 13,5 %
Acidità: 6 %
Zucchero residuo: 1,5 g/l
Estratti: 23,4 g/l
Vinificazione e maturazione: fermentazione e maturazione per 6 mesi botti di rovere nuove.
Degustazione: nel bicchiere si presenta di colore giallo dorato. Al naso la frutta esotica, molto matura, è decisamente prevalente, accompagnata dalla piccola pasticceria e dal cioccolato bianco. Al sorso è lineare, preciso, di grande eleganza, ma anche estremamente deciso, di straordinaria persistenza. E’ di  gran lunga il mio preferito.

E’ interessante vedere i risultati della votazione finale sul vino preferito dai partecipanti a fine degustazione:
2016: 20 %
2013: 25 %
2011: 55 %
Si sono praticamente ribaltate le preferenze: con qualche momento di attenzione in più, dando tempo al vino di esprimersi, la maggior parte dei presenti ha preferito l’annata più vecchia !

Per quanto riguarda il Pinot Nero ed il Lagrein, ne scriverò prossimamente. Nei prossimi mesi infatti andremo a degustare tutti i vini di K. Martini & Sohn, andando a conoscere anche Gabriel e Lukas.
Nell’attesa, poche righe di presentazione della cantina.

K. Martini & Sohn
Tipica cantina a conduzione familiare, fondata nel 1979 da Gabriel Marini e da suo padre Karl, che oggi la porta avanti con l’aiuto di tutta la famiglia, principalmente con il figlio Lukas.
Siamo in Alto Adige, a Cornaiano, frazione di Appiano sulla Strada del Vino, in assoluto una delle zone più vocate per la vite.
Partiti con 2 ettari di vigneto, sono cresciuti negli anni, fidelizzando diversi conferitori d’uva, fino ad arrivare alle 250.000 bottiglie prodotte mediamente all’anno.
I vini sono divisi in linee, quella base, Classica, quella intermedia, Palladium, e quella di alta gamma, Maturum.
Il mercato italiano rappresenta circa il 70 % delle vendite.


 



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