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(17/03/2020) - SOSTENIBILITÀ: Rocca Sveva di Cantina di Soave ottiene il rinnovo della Certificazione VIVA

Il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare ha rinnovato fino a gennaio 2022 la Certificazione VIVA sia al prodotto Soave Classico Rocca Sveva che all’intera organizzazione Rocca Sveva di Cantina di Soave

SOSTENIBILITÀ: Rocca Sveva di Cantina di Soave ottiene il rinnovo della Certificazione VIVA

16 marzo 2020
COMUNICATO STAMPA
Riceviamo dall'Ufficio Stampa di Cantina di Soave e volentieri pubblichiamo

Il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare ha rinnovato fino a gennaio 2022 la Certificazione VIVA sia al prodotto Soave Classico Rocca Sveva che all’intera organizzazione Rocca Sveva di Cantina di Soave.

 “VIVA - La Sostenibilità nella Vitivinicoltura in Italia” è un progetto promosso dal Ministero con la collaborazione scientifica del Centro di Ricerca OPERA per la sostenibilità in agricoltura dell'Università Cattolica del Sacro Cuore.

Si tratta di un programma volontario fondato su 4 indicatori (Aria, Acqua, Vigneto, Territorio) che analizza le prestazioni di sostenibilità del settore vinicolo, valorizzando gli aspetti ambientali, sociali ed economici associati alla produzione del vino.

Attraverso l’indicatore ARIA è stato preso in esame l’impatto della produzione del singolo prodotto e dell’insieme di tutte le attività aziendali sul cambiamento climatico, quindi la quantità di gas effetto serra prodotti durante le normali attività aziendali.

Con l’indicatore ACQUA è stato valutato il volume totale di acqua dolce consumata, riferita sia all’azienda nella sua totalità che a una singola bottiglia di vino da 0,75 litri, tenendo conto anche dell’acqua consumata e inquinata nelle varie fasi della produzione del vino.

Attraverso l’indicatore VIGNETO sono state prese in considerazione le pratiche di gestione agronomica dei vigneti, in particolare l’utilizzo degli agrofarmaci e le relative conseguenze sui corpi idrici e sul suolo.

Infine, con l’indicatore TERRITORIO sono state valutate le ripercussioni dell’attività aziendale sul territorio e sulla comunità locale, andando ad analizzare le ricadute sulla biodiversità, sul paesaggio, sulla società e sulla collettività.

Si è preceduto così ad esaminare ogni singola operazione effettuata durante l’anno solare di riferimento: l’utilizzo di energia elettrica per il funzionamento delle macchine, per l’illuminazione della struttura e per la produzione, il gas utilizzato per il riscaldamento, i consumi di acqua e lo smaltimento di rifiuti, i carburanti utilizzati dalle macchine aziendali e negli spostamenti dei dipendenti da casa al posto di lavoro, solo per fare alcuni esempi concreti. Sono stati valutati anche l’impatto delle emissioni generate dalla produzione e dalla spedizione del packaging dei vari prodotti, nonché quelle causate dal trasporto dei prodotti finiti in Italia e in Europa. Moltissime ore, inoltre, sono state spese per i rilievi in campo e per l’analisi dei vigneti atti alla produzione del nostro Soave Classico Rocca Sveva.

Sempre in tema di sostenibilità di recente l’ufficio Marketing di Cantina di Soave ha realizzato un dépliant, tradotto anche in inglese, dove sono raccolti dati e progetti dell’impegno dell’azienda per lo sviluppo di una viticultura sostenibile.

«Accogliamo con soddisfazione il rinnovo - dichiara l’enologo responsabile di Rocca Sveva Giancarlo Piubelli – della certificazione Viva, a cui Cantina di Soave ha aderito nel 2017 ottenendola per la prima volta nel 2018. Tutto ciò attesta il nostro impegno per una vitivinicoltura sostenibile, nel rispetto di tutto ciò che vive intorno al nostro sistema produttivo, dal territorio agli operatori e i consumatori. È stato un iter lungo e laborioso, ma ci ha permesso di monitorare la ripartizione dei consumi tra le varie attività aziendali e ottimizzare le prestazioni per un maggiore risparmio energetico ed economico».

«VIVA - dichiara il Direttore Generale di Cantina di Soave Wolfgang Raifer - è uno dei tanti progetti green che Cantina di Soave porta avanti. Abbiamo intrapreso questo percorso, perché riteniamo importante coniugare le nostre esigenze produttive ed economiche al rispetto dell’ambiente e dei suoi ecosistemi naturali. L’intenzione, naturalmente, è quella di proseguire su questa strada, il futuro della viticoltura di qualità passa anche dalla sostenibilità».


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