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(13/10/2021) - Masterclass: Perle d’Oltrepò, viaggio in Oltrepò Pavese. La prima azienda raccontata è stata CANTINA SCUROPASSO

Tenutasi lo scorso 7 ottobre all'interno del programma della Milano Wine Week 2021. Condotta dal nostro Mauro Giacomo Bertolli, wine journalist e direttore di www.italiadelvino.com, con Carlo Veronese, direttore del Consorzio Tutela Vini Oltrepò Pavese.

Masterclass: Perle d’Oltrepò, viaggio in Oltrepò Pavese. La prima azienda raccontata è stata CANTINA SCUROPASSO

Tenutasi lo scorso 7 ottobre all'interno del programma della Milano Wine Week 2021. Condotta dal nostro Mauro Giacomo Bertolli, wine journalist e direttore di www.italiadelvino.com, con Carlo Veronese, direttore del Consorzio Tutela Vini Oltrepò Pavese.
Finale con show mixology OltreMiTo del Sommelier Capobarman Sergio Daglia .

La prima azienda raccontata è stata CANTINA SCUROPASSO, con il suo spumante ROCCAPIETRA BRUT Oltrepò Pavese Metodo Classico Pinot Nero DOCG 2015

CANTINA SCUROPASSO – Pietra de’ Giorgi

Scuropasso è la cantina della famiglia di Fabio Marazzi, fondata nel 1962,  anno della nascita di Fabio, da suo padre Federico e dal prozio Primo.
Fabio conduce l’azienda con l’aiuto della moglie Manuela e della figlia Flavia, giovane enologa.

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Scuropasso è una cantina biologica, molto attenta all’ambiente, che ha investito molto sulle energie rinnovabili.

L'azienda ha 18 ha di vigneti, la produzione oscilla tra Ie 100.000 e le 120.000 bottiglie.

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All'inizio Scuropasso, anche se produceva alcune etichette proprie, si è dedicata principalmente alla produzione di vini base per spumanti Metodo Classico da Pinot Nero della Valle Scuropasso da destinare alle grandi aziende di Piemonte e Franciacorta: due nomi per tutti,  Fontanafredda e Berlucchi.  Nel 1991 escono le prime bottiglie di “Scuropasso Pinot Nero Metodo Classico Brut”, negli anni successivi arriverà prima il Rosè e poi il pas dosè, realizzati tutti con lieviti indigeni.

Ora Fabio non produce più vini per altri, ma si dedica esclusivamente alle proprie bottiglie, non solo di Metodo Classico ma anche degli altri vini tipici del territorio, dal Buttafuoco alla Bonarda, al Pinot Nero vinificato in rosso, senza dimenticare un meraviglioso Moscato.

Uomo attaccato al lavoro e, specialmente in vigna, decisamente rigoroso.

Il vino che ho selezionato è uno spumante:

Roccapietra Brut 2015

Oltrepò Pavese Metodo Classico Pinot Nero DOCG

Il nome Roccapietra nasce dall'unione dei due principali comuni della Valle Scuropasso, Rocca de' Giorgi e Pietra de' Giorgi, valle vocatissima proprio per il Pinot Nero.

Metodo Classico Blanc de Noir ottenuto da Pinot Nero. La prima annata è il 1989.

Prodotto in 4.800 bottiglie con tenore alcolico del 12 %.

Vendemmia manuale in cassetta, vinificazione in acciaio, permanenza di almeno 48 mesi sui lieviti. 

Di colore giallo paglierino con vivaci riflessi dorati, è solcato da un perlage di grande finezza e persistente.

Naso elegantemente complesso, con sentori di crosta di pane, agrumi, mele, erbe di montagna e raffinate note speziate.

L’ingresso in bocca è deciso, per un sorso lineare, dall’evidente vena acida ma sempre equilibrato. Il finale è persistente, marcato da una piacevole mandorla amaricante.


   


Mauro Giacomo Bertolli



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