Marco è un ingegnere agronomo-enologo, che ha ereditato la passione per la viticoltura di montagna da papà Domenico, uno dei protagonisti della rinascita dei vini valtellinesi di fine anni Ottanta.
Rispettoso della tradizione nella realizzazione dei suoi vini da uve nebbiolo, dallo sforzato ai valtellina superiore, fin da subito Marco si è cimentato in un’originale sperimentazione: la produzione di un interessante metodo classico da Pignola Valtellinese, uva autoctona a bacca rossa.
La sua azienda vitivinicola, La Perla, è giovane, fondata nel 2009, con poco più di 3 ettari di vigneto ed una produzione di circa 22.000 bottiglie annue, divise su 4 diverse etichette, 3 docg ed un metodo classico.
Oggi, che è il suo compleanno, ho degustato il suo sforzato.
Sforzato di Valtellina Quattro Soli 2017
Ottenuto da uve Nebbiolo Chiavennasca, vendemmiate manualmente in cassette da 4.5-5 kg (uno strato di uva per cassa). Le uve vengono lasciate appassire in fruttaio ben areato per circa 3 mesi, perdendo così fino al 30% di acqua e concentrando tutte le altre componenti. La macerazione sulle bucce dura circa 30 giorni. Dopo la fermentazione malolattica il vino matura in botti di rovere non tostate da 5,5 hl e 10 hl per 36 mesi. Affinamento minimo in bottiglia di 18 mesi
Nel bicchiere è di colore granato rubino. Al naso evidenti i petali di viola appassiti e la frutta rossa sotto spirito, poi l’agrume agrume rosso. Importanti le note terziarie: tamarindo, china, polvere di caffè ed una decisa striatura balsamica. Il sorso è elegante, vellutato, caldo ed avvolgente. I tannini sono presenti ma perfettamente integrati. Finale piacevolmente persistente.
Grado alcolico: 15,5 % vol. Prezzo in enoteca: circa 45,00 €
Mauro Giacomo Bertolli
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