28 aprile 2011
Riparte dall’Oltrepò Pavese la sfida italiana per un’enologia forte e a misura di export. «Più controlli, più competitività, più made in Italy come sfida di sistema per essere riconosciuti». Il ministro dell’Agricoltura, Saverio Romano, suona la carica. Oggi pomeriggio visita ufficiale a tre realtà simbolo della viticoltura d’Oltrepò: Fratelli Giorgi, Terre d’Oltrepò, Ballabio. Prima tappa a Canneto Pavese nell’azienda di Fabiano ed Eleonora Giorgi per un tour guidato in cantina e un saluto ai produttori e alle autorità della zona. Panerai Replica Watches
Seconda tappa alla cantina cooperativa Terre d’Oltrepò dove la sala meeting ha aperto le porte a oltre 600 persone, tra produttori, sindaci ed esponenti istituzionali del territorio. Dal tavolo dei relatori il presidente, Antonio Mangiarotti, ha spiegato: «Qui c’è un territorio che lavora e merita considerazione, una cantina da quasi 900 soci che cresce per aiutare un mondo agricolo in sofferenza e in cerca di garanzie per il futuro». Sulla stessa linea il sindaco di Broni, Luigi Paroni: «Stiamo lavorando per attivare la prima enoteca regionale a Cassino Po, qui l’economia è in crisi e la viticoltura è la chance per non soccombere, ma occorre l’attenzione di tutti». Livio Cagnoni, direttore di Terre d’Oltrepò, ha rilanciato: «Ministro, le nostre aziende hanno bisogno di meno burocrazia e più risorse per promuoversi ed emergere. E non dimentichiamo l’incartamento per difendere le vendite del nostro Riesling in Germania. Bisogna fare pressing per evitare che scattino strani e ingiusti protezionismi».
Il ministro ha raccolto punto su punto le istanze dell’Oltrepò Pavese: «Vedo qui – ha spiegato - un mondo rurale che mi piace e mi è affine. Chi lavora con la vostra passione va sostenuto sulla via della qualità e anche dell’export. L’Italia del vino dev’essere unita come siete voi, perché in Oriente o negli Stati Uniti non sanno nemmeno dove sia la Lombardia, figuriamoci micro zone. Negli Usa c’è un consumo di vino pro capite ancora molto basso, voi avete numeri e qualità per competere, facendo però massa critica. L’altra sfida è la Cina, dove i francesi sono ancora più riconosciuti».
Prima di ripartire da Broni alla volta di Casteggio il ministro ha ricevuto dal presidente del Consorzio Tutela Vini, Paolo Massone, una copia con dedica della «Guida al Pinot nero dell’Oltrepò Pavese». Massone, a margine dell’incontro, ha chiesto un dialogo forte con Roma: «La aspettiamo ancora, qui c’è la terza Denominazione viticola italiana per numero di ettari, stiamo innovando e abbiamo bisogno di istituzioni attente».
Terza tappa del ministro Romano alla cantina Ballabio di Casteggio (centro di vinificazione Berlucchi) per un brindisi con Filippo Nevelli, con il sindaco, Lorenzo Callegari, e gli esponenti politici locali.
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