Il nome stesso dell’azienda, e il carattere dei vini, si rifanno allo spirito di montagna secondo cui l’ascesa avviene solo quando la montagna lo consente.
Per questo motivo, la produzione delle diverse etichette varia di anno in anno e dipende dall’annata e dalla qualità della vendemmia.
Guidata dall’esperienza di
Fabrizio Testa, malato di Nebbiolo nonché enologo, la cantina Ascesa produce grandi vini da vecchie vigne, attenendosi esclusivamente ad una viticoltura manuale sui terrazzamenti della Valtellina, seguendo le secolari tradizioni di questa zona di produzione vitivinicola notoriamente complessa.
A conferire il carattere distintivo ai vini di Ascesa sono proprio i terreni dove sono collocate le viti: di matrice prevalentemente sabbiosa, esposti a sud e che raggiungono fino agli ottocento metri di altitudine.
È proprio su questi pendii che troviamo sparsi i piccoli appezzamenti, situati nelle zone del Valtellina Superiore DOCG, come Sassella e Grumello, e nella denominazione Rosso di Valtellina DOC, che danno vita alle mille sfumature del nebbiolo, che su queste terre assumono note balsamiche e di fresco sottobosco.
Con un potenziale di produzione di circa venti mila bottiglie, Ascesa ha attualmente disponibili quattro etichette: Rosso di Valtellina, Valtellina Superiore, Valtellina Superiore Riserva “Murnèe” e Valtellina Superiore Sassella Riserva “Scialèsc”.
Mercoledì 9 aprile 2025, ultimo giorno del Vinitaly, abbiamo assaggiato tutti i vini di Ascesa.
Rosso di Valtellina DOC – 2022Da uve 100% nebbiolo, il Rosso di Valtellina è il portabandiera della filosofia di Ascesa ed è prodotto assemblando le uve poste a diverse altitudini ed esposizioni.
In seguito ad una fermentazione spontanea da lieviti indigeni, esegue una macerazione di tredici giorni sulle bucce e affina per venti mesi in acciaio sviluppando un titolo alcolometrico di tredici gradi.
Si tratta di un vino schietto e sincero, dall’intensa nota di frutti rossi e una freschezza tale che lo rende adatto a tutti i palati, con un sorso semplice e succoso.
Valtellina Superiore DOCG – 2021Esclusivamente da uve Nebbiolo, il Valtellina Superiore è prodotto da quei vigneti posti mediamente a 500 metri s.l.m. ed è caratterizzato da una macerazione di oltre tre settimane e una maturazione di dodici mesi, per 85% in barrique di quarto e quinto passaggio, e per il 15% in tonneau nuove.
È grazie a questo passaggio in botti vecchie che il vino acquisisce leggera struttura, ma allo stesso tempo mantiene bevibilità e preserva il frutto e l’acidità che lo caratterizzano.
Valtellina Superiore Riserva “Murnèe” – 2020Murnèe, con sole millecinquecento bottiglie, è la prima riserva della cantina, ottenuta da vigneti che raggiungono quasi i settecento metri di altitudine (trenta metri oltre la sottozona della Sassella), con un’esposizione solare verso sud est.
Il vino rispecchia pienamente lo stile di produzione ma soprattutto il suo ambiente, con note di sottobosco fresco, frutti rossi e neri e grande balsamicità: la Valtellina in un calice.
Valtellina Superiore Sassella Riserva “Scialèsc” – 2021Le uve utilizzate per la produzione di questa etichetta solitamente vengono destinate alla produzione di Valtellina Superiore Riserva “Murnèe” tuttavia, data l’ottima annata quale è stata il 2021, si è deciso di produrre un numero limitato di bottiglie per questa pregiata sottozona del Valtellina Superiore.
Scialèsc presenta note di frutta scura e cenni di china, in bocca si presenta pieno con un’acidità che alleggerisce il sorso. Un vino che si attiene alla filosofia aziendale ma grazie alla sua freschezza si presta bene anche all’affinamento garantendo una certa longevità anche negli anni a venire. E con sole cinquecento bottiglie prodotte, assaggiare questo vino è un’occasione unica.
La cantina distribuisce in tutto il territorio nazionale, con una concentrazione del mercato nel Nord Italia, e una presenza all’estero principalmente negli Stati Uniti.
I vini di Ascesa si distinguono da altri rossi della Valtellina per la loro semplicità e facilità di beva, preservando il carattere tradizionale e l’eleganza dei grandi Nebbioli di questa regione.
Marco Parpaiola