Italia del Vino - Expo 2015
Ricerca

 


(20/04/2025) - Castelfeder: quando la passione di famiglia si trasforma in vino

Una delle più rinomate cantine dell’Alto Adige, punto di riferimento per il Pinot Nero in rosso, e non solo. Presente al Vinitaly 2025

Castelfeder: quando la passione di famiglia si trasforma in vino
La storia
Castelfeder affonda le sue radici nel 1969, quando Alfons Giovanett, forte di una solida esperienza enologica, decise di dare vita alla sua cantina. Un atto di passione che segnò l'inizio di un percorso familiare dedicato alla creazione di vini di qualità. Nel 1989, il testimone passò al figlio Günther, un momento cruciale che coincise con il trasferimento della struttura produttiva da Egna a Cortina sulla Strada del Vino, un pittoresco borgo intriso di antiche tradizioni viticole.



Il nuovo corso
Sotto la guida di Günther e di sua moglie Sandra, l'azienda intraprese una fase di significativa crescita. L'acquisto di nuovi vigneti, unito a una proficua collaborazione con i viticoltori locali, ha permesso di ampliare e migliorare costantemente la base produttiva. Oggi in prima fila ci sono i suoi figli, i figli Ivan e Ines, entrambi animati da un profondo amore per la viticoltura garanti del futuro sviluppo dell’azienda.



La Tenuta
Castelfeder produce annualmente circa 600.000 bottiglie, testimoniando una crescita costante e una visione lungimirante. L'assortimento è variegato, e spazia su diverse tipologie di prodotti, le tecniche di vinificazione sono state innovate e gli standard di produzione sono stati elevati, allo stesso tempo il mercato di riferimento ha valicato i confini nazionali, aprendosi a scenari internazionali. L'azienda vinicola di famiglia, giunta alla terza generazione, manifesta una perfetta fusione tra l'eredità del passato e un deciso orientamento verso il futuro.

Sono 70 gli ettari di vigneti, con una netta prevalenza di vitigni bianchi (circa il 70%): Kerner, Gewürztraminer, Moscato Giallo, Chardonnay, Pinot Bianco, Pinot Grigio e Sauvignon.
Le uve rosse rappresentano il 30%: Lagrein, Schiava, Cabernet Sauvignon e Merlot con il Pinot Nero a recitare un ruolo da assoluto protagonista.

Nuove sfide
A partire dal 2011, Castelfeder ha esteso i propri orizzonti anche alla regione della Mosella in Germania, dedicandosi alla coltivazione del Riesling nella tenuta Sorentberg. L'offerta aziendale si articola nelle linee Mont Mes, Selection, Burgum Novum, poi la Special Selection ed infine il fiore all’occhiello della cantina, la “Family Reserve” Kreuzweg, Chardonnay Riserva il cui nome deriva dall’omonimo Cru prodotto in edizione limitata di sole 1.400 bottiglie.

Domenica 6 aprile 2025, primo giorno del Vinitaly, abbiamo degustati i migliori vini della cantina Castelfeder, e oggi vi raccontiamo due di essi.

Alto Adige Spumante DOC Pas Dosé intanto 2020
Vitigni: Chardonnay 50%, Pinot Nero 50%. Gradazione 12%Vol.
Vinificazione: Maturazione e affinamento: il vino in parte matura in barrique usate e in parte affina in vasche di acciaio. Dopo il tirage, resta per 48 mesi sui lieviti.
Colore paglierino con ampi riflessi dorati, brillante. Perlage con bollicine piccole e delicate, numerose, che creano un flusso continuo, vivace e persistente. Al naso si presenta con intensi profumi di fiori bianchi, biancospino e ginestra. Frutta fresca a polpa bianca, mela golden, ananas, frutto della passione ed aromi di pasticceria. Note agrumate di pompelmo dolce. In bocca il sorso risulta fresco, teso, cremoso, avvolgente, netta la percezione di frutta fresca a polpa bianca e lime. Molto persistente, chiude con un piacevole ritorno agrumato.

Vigneti delle Dolomiti Sauvignon IGT Raif 2024 Aromatic Selection
Vitigni: Sauvignon Blanc 100%. Gradazione 13%Vol.
Vinificazione e affinamento: pressatura soffice, fermentazione alcolica in acciaio, affinamento sulle fecce fini per sei mesi.  
Colore giallo paglierino con riflessi verdolini, chiarissimo. L’ampio bouquet si apre con intensi profumi floreali di acacia e calendula, bosso, cera d’api, tracce di crema chantilly, frutta tropicale, litchi e ananas, note di scorza candita di pompelmo rosa, officinali di menta selvatica e fiori di camomilla, agrumate di cedro. La percezione olfattiva per ampiezza e profondità è simile ad un passito. Il sorso risulta fresco, sapido, agrumato, piacevolmente esotico. Molto persistente, la chiusura presenta ricordi aromatici.



Donato Albani


IN VETRINA
Palmento Costanzo
Scheda Cantina »»