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(13/07/2025) - Terre di Leone: famiglia ed azienda in Valpolicella

Federico e la moglie Chiara creano l’azienda che prende il nome da Leone, nonno di Federico, proprietario dei vigneti su cui è sorta

Terre di Leone: famiglia ed azienda in Valpolicella


Nata ufficialmente nel 2005, questa azienda vitivinicola affonda le sue radici in un ettaro di terra tramandato dal nonno Leone, situato nel cuore della Valpolicella Classica, in zona Cotto nel comune di Marano di Valpolicella.
La svolta decisiva arriva alla fine degli anni '90 con l'arrivo di Chiara Turati, moglie di Federico, che si innamora perdutamente della valle di Marano e di quel rigoglioso ettaro. Da questa passione condivisa nasce il progetto di vita della coppia e l'idea di fondare un'azienda vitivinicola.

Federico e Chiara acquistano poi altri terreni, arrivando a un totale di cinque ettari, e costruiscono la cantina Terre di Leone. La loro filosofia è chiara e ben definita: ricercare la qualità sia in vigna che in cantina, rispettando la tradizione nella produzione dei vini, ma con uno sguardo rivolto al presente.

Credono fermamente che la tecnologia sia un alleato prezioso, purché gestita con sapienza e al servizio del vino, che deve sempre ricordare le sue origini nella terra. Il primo Amarone, frutto di questa visione, vedrà la luce nel 2009.                                

La cantina, progettata per lavorare i vini interamente per gravità, un concetto concepito già nel 2005, testimonia questa fusione tra antico e moderno, garantendo che l'uva non venga stressata.

Oggi, la proprietà di Terre di Leone si estende per 7 ettari interamente dedicati a vigneti, di cui 5 di proprietà e 2 in affitto, con l'obiettivo di espandersi ulteriormente. I vigneti, alcuni allevati a guyot su terreni ricchi di tufo e altri a pergola su terreni calcarei, sono impiantati ad alta densità (circa 7000 ceppi per ettaro) per massimizzare l'espressione qualitativa delle uve.


Vengono coltivate le varietà autoctone tipiche della Valpolicella: Corvina, Corvinone, Rondinella, Molinara e Oseleta, integrate con vecchie varietà autoctone storicamente presenti nella zona classica, nel pieno rispetto del disciplinare di produzione.                

La raccolta delle uve avviene a ottobre, esclusivamente a mano. Le cassette di grappoli vengono posate nel fruttaio, il locale più elevato della cantina. Sebbene moderno, questo ambiente è stato progettato per replicare fedelmente le condizioni ambientali invernali tipiche della Valpolicella, ma con il supporto della tecnologia avanzata per ottimizzare il processo di appassimento. Nello specifico, le uve selezionate per la produzione dell'Amarone vi rimangono in riposo per un periodo che può estendersi fino a 120 giorni, da fine ottobre ai primi di marzo. Questa lunga fase di appassimento onora e ricalca l'antica pratica tramandata dal nonno Leone.


Dopo l’imbottigliamento il vino riposa in bottiglia fino a 3 anni prima di entrare in commercio.

Con una produzione annuale di circa 46.000 bottiglie, l'azienda offre due linee di prodotto: Terre di Leone e Re Pazzo.


Re Pazzo, nata nel 2011 e dedicata al nonno Leone, si caratterizza per un packaging più snello e vini autentici che offrono un piacere immediato e una grande facilità di beva. Sono pensati per il consumo quotidiano e apprezzati anche da un target più giovane.
Per chi cerca un'esperienza più sofisticata, i vini della linea Terre di Leone esprimono appieno i concetti di delicatezza e pregio.

Domenica 6 aprile 2025, primo giorno del Vinitaly, abbiamo degustato due dei migliori vini della cantina Terre di Leone, che oggi vi presentiamo.

Valpolicella Classico Superiore DOC 2018

Vitigni: Corvina 40%, Rondinella 25%, Corvinone 20%, Molinara 10%, Oseleta 5%.  
Gradazione Alcolica 14,5 %Vol.
Colore rubino pieno chiaro.
Al naso presenta piacevoli note floreali selvatiche di campo e ciliegia sotto spirito, frutta a polpa scura come more, fichi, mirtilli e prugne in confettura, note agrumate di bergamotto, tracce officinali di eucalipto e tè verde, e speziate di pepe bianco e chiodi di garofano, una leggera venatura torbata e un piacevole graffio balsamico. Al palato si mostra caldo, fresco, vivace, moderno, succoso e lievemente sapido, di grande equilibrio, in bocca risalta la componente fruttata. Leggero e levigato il tannino, elevata la persistenza, il finale è piacevolmente balsamico con ritorni tostati.    

Recioto della Valpolicella Classico DOCG 2019
Vitigni: Corvina, Rondinella, Corvinone, Molinara, Oseleta.  
Gradazione Alcolica 14 %Vol.
Colore rubino intenso.
Al naso è ampio, i profumi profondi e sensuali, fichi e marasca in salamoia alcolica, prugna nera disidratata, caramello, miele speziato alla cannella, noce moscata, cardamomo, passion fruit, note di cioccolato e nocciola, tracce vegetali di menta selvatica e foglia di tè, note agrumate di cedro candito, una leggera venatura balsamica e un tocco di goudron.
Al palato si mostra pieno, sontuoso, ricco, chiara la percezione di frutta in confettura, spicca il grande equilibrio tra freschezza e dolcezza e la coerenza tra profumi e sorso. Il tannino è setoso, lunghissima la persistenza: il finale ci stupisce con ritorni di spezie dolci e frutta secca.  


Valpolicella Classico Superiore 2018
Recioto della Valpolicella Classico DOCG 2019


Azienda Vinicola Terre di Leone - Via Valpolicella, 6/b, 37020 Località Porta, VR
www.facebook.com/terredileone

Donato Albani  
                                                                                                                                                                                                                                                                                         
                                                                                                                                                                                                                                                                                     

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