Vinitaly è un appuntamento che, come pochi, ha la capacità di catalizzare l’attenzione internazionale sul mondo del vino, quindi il successo per l’intero “Sistema Vino ” è assolutamente strategico per la Lombardia vitivinicola.
“Vinitaly – spiega Livio Cagnoni, presidente As.Co.Vi.Lo. (Associazione Consorzi Vini Lombardi), è una grande occasione per aumentare la percezione e la competitività dei nostri vini, ma è anche un grande appuntamento culturale. La forte intesa tra Regione Lombardia, Unioncamere Lombardia e Veronafiere e, sul fronte dei produttori di  As.Co.Vi.Lo. (Associazione Consorzi Vini Lombardi), permette di porre in una vetrina unica al mondo, le proprie eccellenze enologiche rappresentate dalle centinaia di etichette diverse, che i nostri distretti vinicoli sanno offrire. Un grande scelta di qualità, anno dopo anno sempre più riconosciuta dagli addetti ai lavori ma, soprattutto, apprezzata dal pubblico dei consumatori. Un percorso consolidato, che da anni vede il “Padiglione Lombardia“ diventare la casa del “Made in Lombardia” e che permette ai nostri produttori di incontrare addetti ai lavori e buyers provenienti da tutto il mondo”.

As.Co.Vi.Lo, nata nel 1977, è un’ Associazione che riunisce i Consorzi di Tutela dei Vini Lombardi, che rappresentano le Denominazioni di Origine.
Una sorta di braccio operativo dei Consorzi di Tutela Vini della Lombardia, che sostiene con azioni di promozione e valorizzazione i vini lombardi nell’ambito dei mercati nazionali ed esteri, in sinergia con la Direzione Agricoltura della Regione Lombardia.

Il mercato nazionale sta diventando sempre più complicato ed emerge il ruolo determinante della Grande distribuzione organizzata (Gdo) nella vendita del vino.
Il rapporto tra la Gdo e le piccole aziende, soprattutto a conduzione familiare, diventa sempre più difficile, così come per le piccole Denominazioni che non riescono ad avere visibilità.
Perciò As.Co.Vi.Lo.  ha promosso, con Regione Lombardia, la “Carta dei Vini di Lombardia”, un progetto di partnership con la ristorazione lombarda che porta  in 30 ristoranti di prestigio la grande varietà e qualità della produzione vitivinicola lombarda.
Nei ristoranti aderenti sono quindi disponibili 28 diverse etichette di 13 zone di produzione : Botticino, Capriano del Colle, Colli Morenici Mantovani, Franciacorta, Garda Classico, Lambrusco Mantovano, Lugana, Moscato di Scanzo, Oltrepò Pavese, San Colombano, San Martino della Battaglia, Valcalepio, Valtellina.

In ciascun ristorante, la clientela avrà a disposizione oltre alla tradizionale lista dei vini, anche una carta esclusivamente dedicata alla produzione lombarda.
La “Carta dei Vini” è composta da cinque pagine di presentazione delle zone vinicole lombarde curate da Giuseppe Vaccarini, presidente dell’ASPI, quattro pagine di “Carta dei Vini” vera e propria che i ristoratori compileranno con le etichette presenti nella loro cantina e una pagina di presentazione dei formaggi partner.

“La Carta dei Vini di Lombardia è un progetto strategico – dichiara Livio Cagnoni, Presidente di As.Co.Vi.Lo., - per la produttività e la distribuzione dei vini lombardi: infatti crediamo che in vista di EXPO 2015  e oltre la collaborazione con il settore della ristorazione di qualità della nostra regione sia assolutamente fondamentale. Speriamo pertanto che nelle edizioni dei prossimi anni il numero dei ristoranti aderenti salga in misura significativa, e per questo lavoreremo”.

Per promuovere la Carta dei Vini è stata inoltre realizzata una “”Guida dei Ristoranti” aderenti: un libretto di 24 pagine contenente l’elenco dei ristoranti che partecipano con le indicazioni dell’ubicazione e una piccola descrizione del locale.
L’iniziativa è organizzata in collaborazione con Consorzio Alti Formaggi,  Consorzio Grana Padano, Consorzio Cuochi e Ristoratori di Lombardia, Gruppo Sanpellegrino, ’Associazione della Sommelerie Professionale Italiana, Federazione Italiana Sommelier, Albergatori e Ristoratori e Organizzazione Nazionale Assaggiatori di Vino.