Lunedì 10 marzo - ore 10.00
Consorzio del Soave
PAD. 5 Stand G 4-5-6-7 e F 7
E’ il clima o l’evoluzione del gusto ad influire di più sullo stile del vino? Il surriscaldamento ambientale e gli stress termici quanto modificano l’identità dei vini a denominazione, condizionati da rigide norme e viticulture storiche? Quali relazioni ci sono tra le nuove variabili meteo-climatiche ed il metabolismo della vite ed il suo potenziale economico?
Queste e molte altre domande verranno affrontate lunedì 26 marzo alle 10.00 allo stand del Consorzio del Soave nell’ambito dell’incontro “Il clima cambia. E il Soave?” a sottolineare come il mutamento climatico e le sue conseguenze siano ormai uno dei temi di primario interesse per il settore. Durante l’incontro, a cui prenderanno parte tra gli altri Diego Tomasi, del centro ricerche viticole di Conegliano, Maurizio Gily, direttore della rivista Mille Vigne, Enzo Corazzina, agronomo, verrà presentato anche il volume “Le terre del Soave, alle radici dell’equilibrio” l’ultimo progetto editoriale voluto dal Consorzio del Soave in stretta sinergia con Veneto Agricoltura.
La stagione 2011 per il Soave è stata emblematica da questo punto di vista, caratterizzata da un forte anticipo nella prima parte con un eccesso di calore prima della raccolta ed una conseguente vendemmia scalare. Clima, vitigno e sistema di allevamento sono oggi all’attenzione di tutto il sistema viticolo non solo italiano. Pochi comprensori possono però sostenere di avere avviata, come il Soave, una profonda attenzione su questi temi già da dieci anni.
Con la chiusura del progetto di zonazione viticola nel 2002 che ha portato ad inserire accanto alla più tradizionale pergola anche le forme a parete nel disciplinare di produzione è stata avviata una nuova stagione di riflessione sull’adattamento della Garganega alle condizioni pedoclimatiche in funzione delle diverse forme di allevamento. Dieci anni di rilevazioni ed analisi comparate di vigneti diversi per capire quale risposta possa dare questo vitigno alle diverse sollecitazioni climatiche.
Basti ricordare la siccitosa stagione 2003 seguita su questa linea anche dal 2006 e dal 2011. Una ricerca puntuale e qualificata che ha visto accanto al Consorzio del Soave la consulenza di Diego Tomasi del Centro di Ricerca per la Viticultura di Conegliano ed il sostegno di Veneto Agricoltura. Un lavoro di ricerca innovativa ad alto contenuto tecnologico che verrà presentato e reso disponibile nel corso del 2012. Un altro importante capitolo nel lungo processo di ricerca che caratterizza da sempre questo comprensorio di vini bianchi da suolo vulcanico.
La Stagione 2011
L’andamento stagionale 2011 si è caratterizzato per un inverno piovoso e prolungato a cui è seguita una primavera precoce e calda con temperature al di sopra della media. Tra marzo e aprile sono caduti 80 millimetri di pioggia contro i 160-200 del periodo. Il caldo anomalo ha generato un germogliamento anticipato, in alcuni casi anche di 12 giorni rispetto al normale.
L’attività vegetativa è iniziata già dai primi di aprile, facendo temere per le gelate tardive che però non ci sono state. A fronte di temperature sopra la media le varietà precoci hanno iniziato la fioritura il 28 di aprile mentre la Garganega intorno al 4 maggio, con un anticipo di circa 10-15 giorni rispetto alla media. Le piogge di giugno hanno bilanciato il maggio particolarmente caldo e hanno favorito l’ingrossamento degli acini.
La stagione 2011 sarà comunque ricordata per le due forti ondate di calore con temperature quasi record a metà luglio e verso la fine di agosto. Alcuni areali collinari hanno mostrato una particolare sofferenza costringendo i produttori ad un lieve anticipo nella raccolta.
In genere comunque, laddove la disponibilità idrica era sufficiente, l’emergenza è stata gestita al meglio. La pergola soavese ha risposto molto bene proteggendo i germogli dagli eccessi di calore. Superata l’emergenza le vigne hanno ripreso a pieno l’attività metabolica ed il successivo favorevole andamento stagionale ha portato beneficio allo sviluppo dei grappoli, sani, spargoli e di buone dimensioni, mentre le notevoli escursioni termiche tra il giorno e la notte hanno conferito ai vini bianchi una marcata florealità. L’inizio della vendemmia della Garganega è iniziato a metà settembre, in linea con gli ultimi anni. Quantità costante per la vendemmia 2011 per la quale si sono raccolti 600.000 quintali d’uva per quasi 420.000 hl di vino. Cresce invece la qualità: grappoli allungati, acini distanziati, temperature non eccessive, notevoli escursioni termiche tra la notte e il giorno, riserva idrica nei vigneti rappresentano le premesse per un ottimo millesimo. link click women who like to cheat online open dating for married people cialis coupon 2015 open printable cialis coupon cialis coupon 2015 open printable cialis coupon augmentin générique click augmentin injectable lipitor 20 read lipitor atorvastatin free cialis coupon 2016 read coupons for prescription drugs coupons for prescription drugs open coupons for cialis 2016 |