«Giuseppe "Bepi" Quintarelli è stato un vero grande maestro della Valpolicella, il primo artigiano del vino che fin dagli anni '60 ha fatto conoscere le perle dell'enologia veronese, con il Recioto Amarone, fin nei migliori ristoranti d'America». Queste le motivazioni professionali alla base del Premio Speciale Vinitaly assegnato quest’anno da Veronafiere.
Ma Quintarelli, morto nel gennaio scorso, era anche altro: «Umile, schivo e riservato anche nei momenti di maggiore successo – si legge ancora nella motivazione -. Anche per questo ha creato il mito dei suoi vini. Le parole chiave del suo "essere" sono state: amore, semplicità e pazienza. Amore nei confronti della terra volto alla ricerca della perfezione. La semplicità nei gesti e nelle scelte, senza artifici, anche nelle sue numerose opere di solidarietà. La pazienza ed il rispetto dei tempi che il vino e la qualità esigono. Un uomo sereno, assalito dall’ansia di ottenere il miglior risultato finale solo nel momento in cui il vino veniva messo in bottiglia perché, per il Bepi, "solo il meglio è sufficiente": nil satis nisi optimum. I suoi vini, sempre emozionanti, hanno fatto la storia e scandiscono i tempi della Valpolicella».
La consegna del riconoscimento stasera, alla cena di gala di Vinitaly. azithromycin alkohol go azithromycin sandoz 500 mg canesten open canesten gyno |