Una riunione operativa per
imprimere un salto di qualità nelle azioni da compiere in
vista dell'esposizione universale del 2015. E' quella che si è svolta oggi
1 luglio 2013 a Milano, a Palazzo Lombardia, alla presenza di delegazioni provenienti da
ogni regione d'Italia, esponenti del Governo (i ministri degli Affari regioni
e Autonomie Graziano del Rio e della Coesione territoriale Carlo Trigilia e
il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Maurizio Martina)
e rappresentanti della società Expo (il commissario unico Giuseppe Sala e
il commissario del Padiglione Italia Diana Bracco), nonché rappresentanti
degli Enti locali, delle associazioni di categoria e degli sponsor e partner
privati di Expo.
Il vertice, battezzato: "Le Regioni d'Italia per Expo Milano
2015", si è chiuso con il raggiungimento di un impegno importante: dare
vita ad una 'cabina di regia' a quattro, fra Conferenza delle Regioni,
Governo, Expo e Padiglione Italia per coordinare il coinvolgimento dei
territori nell'evento del 2015 lavorando secondo quattro direttrici: la
progettualità integrata sul Padiglione Italia, le azioni di sistema in campo
turistico e ricettivo, lo sviluppo delle filiere regionali e il
possibile utilizzo di fondi europei.
REGIONI PROTAGONISTE - "Da qui
parte un cammino che vedrà le Regioni co-protagoniste di quello straordinario
appuntamento che è Milano 2015, una grande opportunità per tutti i territori,
per l'Italia e non solo". Così il Presidente di Regione Lombardia, Roberto
Maroni, intervenendo alla conferenza stampa seguita alla riunione che qualche
ora prima aveva aperto ricordando "la grande occasione che offre
l'esposizione universale" e auspicando che "fra Regioni, Governo e società
possa essere trovata un'intesa che faccia di Expo una grande vittoria
per tutto il sistema Paese".
SVILUPPO DEI CLUSTER - Secondo Giuseppe Sala, l'appuntamento di oggi è servito non tanto per fare il bilancio di quanto fatto fino ad ora, quanto per disegnare "il percorso dei prossimi anni". Soprattutto rispetto alle Regioni e alle opportunità che possono cogliere. Il Commissario unico, ha fatto notare che solo in termini di turismo, la manifestazione vale 5 miliardi. "Vogliamo portare 20 milioni di visitatori", ha dichiarato osservando che "bisogna fare in modo che chi viene, sappia che oltre ad Expo potrà fare tour culturali, eno-gastronomici e paesaggistici". Da gennaio circa 60 Paesi inizieranno a costruire loro padiglioni, che non saranno raggruppati secondo un criterio geografico (tutti i Paesi africani, tutti gli asiatici, gli europei), ma in base a cluster tematici (tutti quelli del caffè, delle spezie, del cacao). Un modo, ha spiegato Sala, "per esaltare le tipicità di ogni realtà. Un principio che si potrebbe estendere anche alle Regioni, valorizzando così le nostre filiere, come quella del vino, dell'olio, dei formaggi, del pane. L'impegno di tutti adesso - ha concluso - è avviare il tavolo immediatamente, certamente prima delle vacanze estive".
CONTENUTI PER PADIGLIONE ITALIA - La 'casa' delle
Regioni in Expo 2015 sarà nel Padiglione Italia. "Fino ad oggi -
ha relazionato Diana Bracco - abbiamo lavorato sul concept costruendo
qualcosa di solido da proporre. Adesso dobbiamo lavorare insieme per
riempirlo di contenuti". Secondo la Bracco, si "deve mettere in rete
l'Italia. Non dimentichiamo mai che il concept sul quale è stato realizzato
il Padiglione Italia - ha fatto notare - è quello del 'vivaio'. Un vivaio
dedicato ai giovani, all'innovazione, alla creatività, alle start-up.
Un progetto che guarda al futuro, mantenendo le radici ben piantate nella
storia. Applicare il concetto tematico dei cluster alle specificità italiane,
secondo Bracco "è uno sbocco quasi naturale, che esalta le diversità del
nostro territorio mantenendo forte il filo conduttore che deve
essere rappresentato dalla valorizzazione del 'sistema'
Italia".
RADICARE INTERVENTI PER IL FUTURO - Di sistema Paese ha
parlato anche il Presidente della Conferenza delle Regioni Vasco
Errani, ribadendo che "Expo sarà una grande occasione, se tutti i soggetti
coinvolti riusciranno a vincere una scommessa che è più facile da proclamare
che da realizzare: far fare un salto di qualità all'idea di sistema Paese in
tutte le sue articolazioni". Errani ha sottolineato che Expo "deve
diventare per il sistema Paese una grande occasione di
attrarre investimenti. Per questo - ha osservato - ci si deve
preparare. Bisogna preparare il sistema di accoglienza, perché il turismo
è prima di ogni altra cosa un sistema dell'offerta. Dobbiamo costruire
pacchetti integrati e fare rete per garantire la presenza delle Regioni nella
manifestazione con un format unico ma anche attraverso iniziative autonome
delle singole realtà". Parimenti, secondo il presidente della Regione
Emilia-Romagna, deve essere garantita la presenza di Expo nelle
Regioni "attraverso la possibilità di valorizzare lo
straordinario patrimonio non solo culturale o eno-gastronommico, ma anche
per quello che riguarda il sistema delle imprese. Per quanto riguarda la
tecnologia, la trasformazione e la sicurezza alimentare, possiamo immaginare
di usare l'Expo per essere una piattaforma che radichi qualcosa di
significativo per l'Italia del futuro".
L'IMPEGNO DEL GOVERNO -
Sul fronte governativo, il sottosegretario con delega ad Expo, Maurizio
Martina, ha voluto ribadire che "non ci può essere un salto di qualità per
Expo, se non viene raccolta la sfida di farlo diventare un grande
evento nazionale che coinvolga tutte le Regioni del Paese. Da
oggi attiveremo una cabina di Regia a quattro fra Conferenza
delle Regioni, Governo, Expo e Padiglione Italia, uno strumento operativo
che ci aiuterà a fare questo cambio di passo necessario. C'è grande
consapevolezza rispetto al fatto che nei prossimi due anni si dovrà correre -
ha concluso Martina - ma ce la possiamo fare, perché in maniera molto pratica
e pragmatica ci siamo dati una strumentazione adeguata alla sfida che
abbiamo di fronte".
ITALIA PREPARATA ALLA SFIDA - Sulla stessa
lunghezza d'onda il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie,
Graziano del Rio, che ha ricordato come "L'Italia ha una grande occasione
per dimostrare che c'è la può fare e che è capace di coordinamento fra i
vari livelli istituzionali e di ottima organizzazione". Un concetto ribadito
anche dal ministro della Coesione territoriale, Carlo Trigilia, secondo il
quale "la sfida è rappresentare le diversità italiane in modo unitario, dando
una rappresentanza importante del nostro sistema Paese. Noi - ha aggiunto
- siamo disponibili nell'ambito delle competenze relative all'uso dei fondi
europei di sostenere il progetto di Expo 2015. Studieremo con le Regioni e
gli altri ministeri interessarti il modo migliore per
farlo". viagra store go generic viagra super active plus wife who cheated redirect husband watches wife cheat transfer prescription coupon eblogin.com coupon for prescription |