Boom di vendite per Cantina di Monteforte nel mercato statunitense dove si registra una crescita netta del 50% per i vini a marchio prodotti e commercializzati dall’azienda. Grazie ad una mirata analisi di mercato, basata su una precisa segmentazione delle fasce di consumatori, iniziata tre anni fa, Cantina di Monteforte raccoglie oggi i primi positivi risultati, garantendosi ulteriori margini di crescita per i mesi a venire. Complice il favore che i vini italiani in genere stanno riscontrando oggi in America, assieme ad una attenta politica di differenziazione delle marche, Cantina di Monteforte raddoppia in tre anni le proprie vendite, oltre a rafforzare la propria presenza nei differenti stati dell’Unione. Premiata in particolare la linea “Re Teodorico” unicamente creata per i mercati esteri e comprendente i grandi vini della tradizione scaligera, in primis Soave, Amarone e Valpolicella.
"Sarebbe stato molto più facile proporsi al mercato statunitense con un Pinot Grigio, magari a basso prezzo – sottolinea Gaetano Tobin, direttore generale di Cantina di Monteforte – ma abbiamo deciso di metterci in gioco e di puntare su politiche di qualità investendo nel medio-lungo periodo. |
La nostra forza è la tipicità che tutti ci invidiano e non ci possono clonare. Per cui abbiamo scelto di affacciarci al mercato Usa con produzioni di elevata qualità quali l’Amarone ed il Valpolicella Ripasso, che ci hanno letteralmente aperto le porte per il nostro Soave Classico".
I vini di Cantina di Monteforte sono presenti in Florida, nello stato di New York, nel New Jersey, in Massachusetts e in California.
L’azienda produce 2,5 milioni di bottiglie, interamente destinate al canale della ristorazione. Di queste l’80% viene esportato. I mercati esteri di riferimento per Cantina di Monteforte, oltre agli Stati Uniti, sono Germania, Gran Bretagna, Paesi Scandinavi, Svizzera e Giappone.
Dati alla mano, Cantina di Monteforte si conferma protagonista di primo piano nel panorama enologico veronese e veneto, in linea con quanto emerso di recente da uno studio di Intesa Sanpaolo dal titolo ''L'economia veronese nel quadro nazionale e internazionale''. Dallo studio di Intesa Sanpaolo si evince infatti che - seppur in un contesto di grave difficolta' dell'economia veneta, con cali importanti nel settore industriale, le esportazioni continuano a reggere e i distretti industriali, soprattutto a Verona, si confermano all'avanguardia. Nel primo trimestre 2013, rispetto a un anno prima, le esportazioni dei distretti veneti sono cresciute del 2,2% e quelle dei distretti della provincia di Verona addirittura del 7,3%. Tra questi ultimi, voti più che positivi, sempre secondo il rapporto di Intesa Sanpaolo, per il distretto del vino veronese che nell’ultimo anno ha registrato un +10,7% dell’export e che vede Cantina di Monteforte parte attiva e protagonista di primo piano.
Cantina di Monteforte viene fondata nel 1952 da una ottantina di soci. Attualmente conta 600 viticoltori, attivi su 1300 ettari di proprietà; lavora circa 260.000 quintali di uve e produce quasi 3 milioni di bottiglie, per un fatturato 2012 pari a 17,5 milioni di euro. La quasi totalità dell’imbottigliato è destinato al canale Horeca e l’80% di questo viene venduto all’estero. La cantina produce il 30% del Soave Classico, il 10% del Soave doc, l’1% di Valpolicella Doc, il 5% di Lessini Durello.
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