"Lanciare il prodotto e il suo territorio, con un progetto di promozione  da realizzare con tutti coloro che ci stanno. La Regione farà la sua parte.
Torniamo a dare valore a un'attività che principalmente è etica, ma che è presidio del territorio e che dà da mangiare a tutti. E fa girare l'economia in una regione come la nostra, che non è prima per il vino, ma che ha dimostrato di saper crescere a due cifre, l'unica tra le altre, nell'export agroalimentare.
Fondamentale per un prodotto come il vino, oggi più in difficolta nel mercato interno". Lo ha detto l'assessore regionale all'Agricoltura, incontrando oggi, 9 maggio 2014, a San Colombano al Lambro (MI) gli operatori locali.

L'ESEMPIO FRANCESE - "Se vogliamo spingere la vocazione di questo territorio, dobbiamo imitare i Francesi, che hanno dimostrato quanto sia vincente l'idea di abbinare il prodotto al territorio, al 'terroir', - ha detto il responsabile lombardo dell'agricoltura -, la capacità di fare sintesi e andare a prendere le risorse dove sono resta la via maestra.  La Lombardia ha interesse a lanciare questo territorio,  reclamando in Europa le risorse, già nostre. Così sarà anche per gli altri territori lombardi a forte vocazione produttiva".

CONFERMARE VOCAZIONE PRODUTTIVA - "Dobbiamo continuare a produrre migliorando la qualità, aumentando i controlli, senza paura di competere con gli altri - ha detto, in conclusione, l'assessore -, nonostante la concorrenza sia fortissima sul versante dell'internazionalizzazione, proprio perché ci sono Paesi che investono moltissimo sulla promozione dei loro prodotti. Le risorse che arrivano dall'Europa servano, dunque, a garantire una prospettiva, aumentando la marginalità e confermando la vocazione tradizionale e il modello produttivo di questo territorio".