"L'agricoltura di montagna dovrà godere di un occhio di riguardo maggiore rispetto a quanto avvenuto in passato nelle nuove linee di indirizzo della politica comunitaria".
Intervenendo a Sondrio, al Tavolo tematico sulle opportunità comunitarie per la Lombardia e i suoi territori organizzato dalla Sede territoriale, Giulio De Capitani, assessore regionale all'Agricoltura, ha sintetizzato così l'aspettativa che la Lombardia ha rispetto ai nuovi indirizzi della Politica agricola comunitaria per il periodo 2014 - 2020. All'incontro, nel corso del quale Gianlorenzo Martini, direttore delegazione Lombardia presso la Ue, ha illustrato il lavoro di "lobbing" istituzionale svolto a Bruxelles e nelle altre sedi comunitarie, hanno partecipato Fiorello Provera, europarlamentare, Massimo Sertori, presidente della Provincia di Sondrio, e Carlo Spreafico, consigliere regionale.
UN'AGRICOLTURA REGIONALE DI QUALITÀ - "Gli indirizzi attuali della Pac non tengono conto - ha aggiunto De Capitani - delle particolarità di un agricoltura regionale che è di qualità e non estensiva. E, all'interno di questo distinguo, l'agricoltura di montagna nelle direttive della prossima Pac sarà trattata meglio di quanto accaduto in questi ultimi sette anni. Come Regione abbiamo cercato di fare sempre il possibile per spostare fondi inizialmente riservati ad alcune misure per destinarli a zone svantaggiate, dove l'agricoltore svolge anche funzioni di tutela del territorio e dell'identità culturale".
I RAPPORTI CON LA UE - Se è un dato consolidato quello per cui Regione Lombardia è tra le Regioni che utilizzano completamente i fondi strutturali che la Ue destina ai territori, non è sempre facile districarsi nei complessi meccanismi delle regole comunitarie. "L'Europa diventa amica o nemica in funzione dei rapporti che si intrattengono - ha sottolineato De Capitani - fermo restando che c'è sempre stata una sottovalutazione dei rapporti con l'istituzione comunitaria. Per i programmi di finanziamento gli Stati mettono a disposizione notevoli risorse, anche se finora ci siamo lamentati degli effetti indotti dalle decisioni Ue senza aver potuto indirizzare completamente questi programmi in funzione delle specificità regionali. Come Lombardia abbiamo sempre partecipato agli strumenti di gestione della prossima Pac, già in discussione da oltre un anno, e che entrerà in vigore nel 2014. Abbiamo affrontato questa azione preparatoria al meglio, non solo avvalendoci della struttura comunitaria regionale, ma anche andando direttamente a Bruxelles, sulla base di documenti dapprima condivisi su base nazionale, per sostenere obiettivi e prerogative del settore agricolo lombardo".
IMPORTANTE LAVORO DI SUPPORTO DELLA REGIONE - "In un momento difficile di crisi i fondi e finanziamenti dell'Europa - ha spiegato nel suo intervento l'europarlamentare sondriese Fiorello Provera - sarebbero un grande vantaggio da utilizzare bene e fino in fondo, cosa che succede in alcune regioni, come la Lombardia, mentre in altre avviene in modo completamente insufficiente. La Lombardia deve continuare a svolgere quel prezioso lavoro organizzativo di supporto, raccogliendo le esigenze del territorio e trasferendole ai deputati europei, in modo che noi possiamo essere più efficaci nella preparazione delle leggi. link click women who like to cheat why people cheat in marriage redirect reasons wives cheat on husbands augmentin générique arbot.cz augmentin injectable |