La mattinata è stata dedicata all'Erbanno, vitigno a bacca rossa autoctono della Valcamonica, con la possibilità di visitare un vigneto di Enrico Togni e degustare successivamente il S.Valentino 2010, vino realizzato da Enrico vinificando l'Erbanno in purezza. Nel pomeriggio, presso l'Hotel Aprica, si è tenuta una degustazione dei vini delle aziende associate al Consorzio Valcamonica, con l'aggiunta dell'Azienda I Nadre, che ha presentato, fra gli altri vini, la sua piccola produzione di Cris, spumante pas dosè a base Pinot Nero, e dell'Azienda Agricola Cascina Casola, con il suo Pare, bianco ottenuto da uve al 100 % Incrocio Manzoni. La presenza di tutti i produttori associati al Consorzio mi ha permesso di fare una carrellata ed un confronto su quello che è lo stato della produzione vinicola camuna: vorrei a questo proposito citare, fra i bianchi, il Bianco dell'Annunciata dell'Agricola Vallecamonica, un Incrocio Manzoni in purezza che si conferma più interessante di anno in anno, il Grandidoti della Cantina Flonno, Riesling Renano in purezza, nuovo arrivato nella produzione di Sandro e Giacomino, ed il Griso, che finalmente sono riuscito ad assaggiare, Incrocio Manzoni in purezza dell'Azienda Agricola Scraleca. Per quanto riguarda i rossi, come non ricordare il Camunnorum di Rocche dei Vignali, con uvaggio Cabernet Sauvignon, Merlot e Marzemino, già vincitore di svariati premi ai concorsi enologici, il Collezione Fenocolo di Bignotti, anch'esso ottenuto assemblando Merlot, Marzemino e Cabernet Sauvignon, e per finire il S.Valentino 2010 di Togni Rebaioli, vino da Erbanno in purezza, protagonista della giornata, che sicuramente merita di essere degustato magari accompagnandolo con le peculiarità gastronomiche della Valcamonica, alcune delle quali ho potuto riscoprire proprio in quest'occasione. I vini in degustazione si sono potuti infatti abbinare a tutta una serie di prodotti tipici della valle, dagli affettati dell'Agriturismo Antichi Sapori Camuni, ai prodotti da forno a base di farina di segale e castagne di Salvetti, ai grandi formaggi caprini dell'Azienda Agrituristica Le Frise, tra cui il Fatulì, che in dialetto significa "piccolo pezzo", un caprino molto particolare e raro, prodotto ancora da pochi casari con latte crudo di capra bionda dell’Adamello, ai formaggi vaccini del Caseificio Bezzi, autentiche delizie che Andrea Bezzi crea nella sua malga, Le Case di Viso, sopra Ponte di Legno. Assolutamente da assaggiare il Silter, da latte parzialmente scremato e in attesa da lungo tempo dell'ottenimento della Dop, ed il Case di Viso, ottenuto da latte intero. Una giornata sicuramente interessante, sia per i vini che per i prodotti tipici assaggiati, dalla quale forse vale la pena trarre qualche considerazione finale.
1)Il livello medio dei vini camuni si sta progressivamente alzando di anno in anno, con alcune punte di notevole livello. Possiamo davvero dire che il vino bresciano non è solo Franciacorta.
2)Il territorio della Valcamonica è in grado di proporre delle peculiarità gastronomiche, soprattutto, ma non solo, per quanto riguarda i formaggi, di assoluta eccellenza.
3)L'unione di questi due fattori può e deve inevitabilmente portare ad una politica di valorizzazione del territorio e delle sue tipicità, facendo sì che si realizzino in modo decisamente più significativo interventi finalizzati alla promozione, coinvolgendo tutto il sistema turistico-ricettivo. Anche la Valcamonica può avere le carte in regola per dire la sua in termini di turismo eno-gastronomico.
Vai su YouTube Mauro Giacomo Bertolli
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