Sabato 27 ottobre 2012 Alessandro Torcoli, direttore di Civiltà del bere, ha condotto il grand-tasting "Merlot: Master of Time", tenutosi al Palazzo Piomarta di Rovereto. Enologi e titolari di prestigiose Aziende Vinicole hanno parlato dei loro vini: 6 grandi Merlot delle annate 2005-2004-2001.
Le aziende erano: Planeta (Sicilia), Feudi di San Gregorio (Campania), Falesco (Umbria), Cantina Bolzano (Alto Adige), Villa Russiz (Friuli Venezia Giulia), San Leonardo (Trentino).
A conclusione della mattinata, Casimiro Maule, direttore della Nino Negri, nativo di Aldeno e premio alla carriera per MondoMerlot, ha voluto ribadire l'importanza del merlot per il territorio e gli sforzi del comune di Aldeno per organizzare di anno in anno con sempre rinnovate ambizioni e in un crescendo di risultati la manifestazione MondoMerlot.
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APPUNTI di DEGUSTAZIONE
Planeta (Sicilia) Merlot IGT Sicilia 2005 Presenta: Francesca Planeta "Fin dall'inizio il Merlot ci ha dato grandi soddisfazioni. Volevamo fare un merlot che rappresentasse la nostra terra. La prima annata è del 1995, ed è stata una grandissima annata. Dal 2004 inseriamo una piccola quota di Petit verdot. Per noi il merlot è un classico. Negli anni abbiamo investito sul vitigno siciliano, ricercato territori viticoli siciliani con vitigni autoctoni, però non abbiamo trascurato i vitigni internazionali che ci hanno dato e ci danno soddisfazione anche in termini di vendite .
All'inizio avevamo difficoltà a promuovere il territorio Sicilia, perchè non aveva un'immagine di qualità, per cui abbiamo lavorato seguendo lo stile del nuovo mondo sul varietale merlot, promuovendo la varietà merlot insieme al nuovo brand Planeta. In termini di comunicazione-marketing ha funzionato. Quest'esigenza è ora un po' venuta meno, la Sicilia, e forse anche Planeta, ha la sua reputazione nel mondo. Per questo dal 2008 questo vino si chiama Merlot Sito dell'Ulmo, siamo passati al nome del vigneto in etichetta: questo per dargli ancora più territorialità. Il passo successivo sarà far sparire il nome della varietà dall'etichetta e lasciare solo il vigneto.
Il 2005 è stata una grande annata. Piogge invernali e primaverili molto abbondanti hanno preparato perfettamente i vigneti alla maturazione estiva e autunnale. Le temperature straordinariamente fresche e temperate di luglio, agosto e settembre hanno fatto il resto, con uve arrivate in cantina in condizioni perfette. Vinificazione: fermentazione in acciaio poi in barrique di rovere per circa 10 mesi – 12 mesi, barrique per 1/3 nuove e per 2/3 di secondo-terzo passaggio."
Il colore è trasparente, luminoso e con la vivacità dei vini ancora in piena evoluzione. Profumi: frutta rossa, ribes nero, prugna, confettura, cannella, cioccolato, note un po balsamiche, salvia. In bocca morbido, dolce, rotondo, note di legno ben integrate al frutto, persistente.
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Feudi di San Gregorio (Campania) Patrimo IGT Campania Rosso 2005 Presenta: Federico Graziani
"Feudi di San Gregorio è in provincia di Avellino, a Sorbo Serpico, all'interno tra Salerno e Napoli. E' un'azienda del sud, ma in una zona continentale come clima e temperature. Feudi ha ha lavorato molto sulle varietà locali, investendo su vigne vecchie, in un progetto con il professor Scienza e l'Università di Milano. Il merlot è nato in modo casuale: ci si è accorti che un conferitore portava uve diverse, di cui non si conosceva l'origine.Si è deciso di vinificarle separatamente e scoperto che si trattava di merlot. Quindi Patrimo nasce in modo piuttosto casuale ma ha già una certa popolarità sul mercato. Il merlot è termometro ed anche assimilatore di territorio: ha la capacità di mostrare al naso ma anche al palato quella che è la terra di origine. Il 2005 non è stata un'annata semplice, con una vendemmia leggermente tardiva rispetto agli altri anni."
Il colore è scuro, intenso, quasi impenetrabile. Al naso frutta, ma soprattutto note speziate che vanno verso il dolce, cioccolato, tabacco, ginepro, balsamicità, quasi caramellato. In bocca se ne apprezza la strutturata ed il tannino vigoroso. E' un vino pensato per un lungo sviluppo nel tempo.
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Falesco (Lazio) Montiano, Merlot IGT Lazio 2004 Presenta: PierPaolo Chiasso
"La Falesco opera su 2 regioni, Lazio ed Umbria, ma le 2 cantine, quella laziale a Montefiascone e quella umbra a Montecchio, distano circa 20 km. Montefiascone è sul lago di Bolsena, un lago vulcanico . Nel 1993 la prima annata di Montiano. Questo vino è stato importante per l'azienda, perchè ha fatto emergere non solo il vino ma l'azienda stessa: fin da subito ha avuto grande riconoscibilità e favore di critica. L'annata 2004 è stata un po' particolare per il Montiano, con una maturazione dell'uva avvenuta un po' più tardi rispetto alle altre annate. E' un po' meno espressivo rispetto alla sua tipicità, ma è interessante valutarne l'evoluzione in un'annata che non è stata una delle migliori."
Il colore è fitto, quasi compatto, al naso sentiamo delle note floreali, della prugna, del ribes e aprendosi con l'ossigenazione delle note speziate. Ha anche una leggerissima ossidazione. Al gusto è più classico, con un piacevole tannino, con un'elegante piacevolezza.
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Cantina Bolzano (Alto Adige) Siebeneich, Alto Adige Riserva DOC 2004 Presenta: Stephan Filippi
"La Cantina di Bolzano è nata nel 2001 dalla fusione di due storiche cantine, Gries (fondata nel 1908) e Santa Maddalena (fondata nel 1930). In totale 330 ha di superficie vitata. Siamo atipici per l'Alto Adige, perchè abbiamo più vini rossi che bianchi, 70% e 30%. Questo perchè Bolzano è la zona più calda dell'alto Adige, per cui vocata a vini rossi. I nostri vitigni principali a bacca rossa sono: Santa maddalena, Lagrein e Merlot. Negli anni abbiamo fatto grossi interventi nei vigneti per migliorare la qualità dell'uva. Per ottenere nel nostro territorio buoni risultati con i vini rossi servono basse rese. Vinificazione classica, fermentazione forse a temperature un po' più basse, non superiamo mai i 25°, macerazioni non troppo lunghe, di solito mai sopra le 2 settimane. La malolattica viene fatta il più velocemente possibile, poi 10-12 mesi in barrique, e a seguire l'affinamento in bottiglia. Il 2004 è stata un'annata favorevole."
Il colore è rubino, luminoso ma non molto fitto. I profumi aprono con piccoli frutti rossi, note erbacee, un fruttato intenso e piacevole. Con l'ossigenazione arriva la cioccolata, le note speziate, la vaniglia, ma anche note chinate e balsamiche. In bocca il vino ha una buona struttura, tannini piacevoli e buona bevibilità, ma colpisce ed appassiona soprattutto per la sua grande eleganza, il suo calore e la sua vivacità.
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Villa Russiz (Friuli) Graf de la Tour, Collio DOC 2001 Presenta: Marco Chistè
"Fondazione Villa Russiz: il vino è una cornice: Villa Russiz è una casa famiglia. Villa Russiz è, ad oggi, un Centro Educativo che offre diverse tipologie di Servizi per la tutela dell’infanzia e lo sviluppo della dimensione socio-relazionale nei bambini. E’ incentrata sull’accoglienza dei minori dai 3 ai 14 che presentano situazioni di problematicità familiare, allontanati dal nucleo familiare, con decreto del Tribunale dei Minorenni, e affidati al Servizio Sociale. Tornando al vino: siamo nel cuore del Collio, vicino a Gorizia. L'azienda vinifica merlot continuando il lavoro di chi c'era prima, credendo nel vitigno, raccogliendo l'eredità dal passato. Merlot che non viene prodotto tutti gli anni, ma solo quando ci sono le caratteristiche per fare questa riserva. Nasce dall'unione di una serie di fattori: l'estrema dedizione dei nostri tecnici di campagna, una vendemmia fatta a mano con un'attenta selezione dei grappoli, una vinificazione molto tradizionale nel rispetto della varietà e tipicità del prodotto. In cantina non si estremizza, non si vuole creare grassezza e pesantezza, ma eleganza e longevità. Facciamo delle macerazioni e lo lasciamo giusto il tempo in cui riusciamo a estrarre tutta la tannicità, il potenziale di questo vino. Una volta estratto andiamo in barrique, piccole botticelle di rovere contenenti 225l, e lì si affina per 18-24 mesi."
Colore ancora vivo, riflessi rosso rubino, leggermente mattonato. Profumo molto elegante, con note di legno, tabacco, cioccolato, e proseguendo con l'ossigenazione, aromi balsamici, di caffè e tostature. In bocca morbido, pieno, rotondo, delicato, persistente, invita a berne ancora anche grazie alla sua sapidità.
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San Leonardo (Trentino) Villa Gresti, Merlot IGT Vigneti delle Dolomiti 2001 Presenta: Marchese Carlo Guerrieri Gonzaga
"Da noi il merlot si può quasi considerare autoctono. Sembra sia stato piantato prima della filossera. Il 2001 è la prima annata del Villa Gresti con anche Carmenere (credevamo fosse cabernet franc). Il Carmenere, che è stato molto estirpato in Trentino, ha dato sempre la tipicità al nostro San Leonardo. Anche nel Villa Gresti il merlot non è in purezza: c'è il 10 % di Carmenere, anche per dare continuità al San Leonardo. Lo maceriamo sulle vinacce per 16-17 giorni con almeno 6 rimontaggi al giorno, poi per 1 anno in grandi tini, per passare a 12 mesi di barrique più o meno nuove, francesi. Poi viene imbottigliato ed è lasciato riposare. Ora stiamo vendendo il 2006."
Il colore è granato, al naso abbiamo un'apertura erbacea, caratteristica per l'azienda; con l'apertura successiva e l'ossigenazione le note cambiano decisamente, sentori più di caffè d'orzo, di tamarindo, di chinotto, di torrefazione. In bocca è rotondo, con un tannino elegante, e in chiusura una piacevole freschezza balsamica.
| Ringraziamo Remo Mosna per le fotografie
Mauro Giacomo Bertolli
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