I dati sono stati appena presentati a Siena alla prima gionata del forum organizzato dalla banca toscana e da Enoteca Italiana che ha come tema il futuro prossimo del vino italiano. Il nostro paese produce il doppio della domanda interna e il consumo pro capite cala di un litro all'anno (al momento è tra i 35 e i 37 litri negli anni '70 arrivava a 100). Sono quindi soprattutto le aziende che guardano all'estero a crescere, dato che il 37% del fatturato di chi esporta è raccolto oltre i confini nazionali. Per quanto riguarda i mercati dell'Europa dell'Est, l'Italia è leader in Bulgaria (58% davanti a Spagna e Francia), Slovachia (36% prima di Ungheria e Repubblica Ceca), Ungheria (88% davanti a Germania e Spagna); al secondo posto in Estonia, Lituania, Romania e terza in Lettonia. Fuori dal continente, è prima in Thailandia (24% davanti ad Australia e Francia), terza in Brasile (17% dietro Cile e Argentina), Messico (dietro Spagna e Cile), Corea del Sud (dietro Cile e Spagna), India (dietro Francia e Australia), Australia (dietro Nuova Zelanda e Francia), Argentina (dove registra un modesto 1% al pari della Francia, dietro alla Spagna e soprattutto al Cile e al suo 87%).
da www.cronachedigusto.it
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