Uno dei più importanti protagonisti del settore enogastronomico italiano non potrà mancare. Stiamo parlando di Eataly. È proprio la sua sede romana che ospita nomi autorevoli sia dell'agroalimentare che dell'Esposizione: il Ministro delle Politiche Agricole Nunzia De Girolamo, il Commissario Unico Expo 2015 Giuseppe Sala e, ovviamente, il padrone di casa Oscar Farinetti. Ospite d'eccezione anche il Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti.
Tema dell'incontro è proprio la partecipazione di Eataly all' Expo, due realtà accomunate dallo stesso concept, vale a dire l'idea oggi quasi "trasgessiva" (su un mercato sempre più adulterato e rischioso) del mangiar sano e bene, rispettando le filiere locali.
"Un buon segnale del funzionamento del sistema paese - dichiara Zingaretti che prende subito la parola - così valuto questa iniziativa della partecipazione di Eataly all'Expo. La grande sfida è anche capire come l'opportunità dell'esposizione possa veramente rafforzare e rilanciare l'immagine dell'Italia nel mondo perché il nostro paese può offrire il meglio di se non solo per i sei mesi dell'Expo" Se la Mission di Eataly, in più, è quella di promuovere e di permettere alla clientela di ritornare alle origini della buona alimentazione, toccare con mano la materia prima, di avvicinarsi alla cultura e coltura del cibo italiano, in occasione di un evento di portata mondiale come quello dell'Expo, non poteva mancare un esempio di best practice, come Farinetti insegna.
È proprio lui a fare il punto sull'importanza dell'Esposizione come leva di slancio per le imprese italiane: "Faccio tanto il poeta ma ha supremazia la matematica -dice Farinetti- dobbiamo aumentare le nostre esportazioni ad esempio per il vino da 5miliardi ad 11miliardi di euro, la pasta da quasi 2miliardi a 5miliardi di euro di esportazioni - spiega anche come - aumentando il valore percepito dal consumatore che acquista i prodotti di qualità". Il cuore del discorso di Farinetti è "puntare sulla qualità, sul no-ogm e sul biologico e sulle 3 bellezze cioè l'agroalimentare, la cultura e i paesaggi. Ecco che la cucina si lega anche al turismo. Conclude poi con una breve descrizione dello stand di Eataly all'Expo: saranno 20 i ristoranti presenti nello spazio di Eataly, con forte rappresentanza regionale, 2000 posti a sedere, ma anche didattica in collaborazione con l'Università di Pollenzo sotto il cappello dello slogan "fatevi furbi, comprare cibo di stagione costa meno e fa bene" dichiara Farinetti.
Un ruolo determinate e sinergico quello tra Eataly e l'Expo, quindi. Il Commissario dell'Expo, Sala, infatti, sottolinea che "la collaborazione con Eataly ha una valenza importante che rafforza il ruolo dell'Italia, sopratutto in vista della candidatura di paesi extraeuropei per le prossime edizioni dell'Expo e -aggiunge- fare questo "matrimonio" tra Eataly e Expo si è reso necessario in vista di questa sfida che vedrà l'Italia sotto gli occhi di tutti".
Concetto condiviso anche dal Ministro De Girolamo che esorta a "sfruttare al massimo questa occasione, così come ha fatto Eataly che nasce da un imprenditore coraggioso. Coraggio -appunto- che il Governo dovrebbe avere e spero abbia, in collaborazione tra tutti i ministeri, in particolare con quello della cultura e del turismo del Ministro Bray". Non solo valorizzazione dell' enogastronomia in solitario, quindi, ma circolo virtuoso tra tutte le risorse materiali e immateriali dell'Italia.
A 660 giorni dall'Esposizione Universale sono 131 i Paesi partecipanti che metteranno in mostra il loro paniere di prodotti agroalimentari "una esperienza sensoriale lunga un chilometro", all'insegna di alcune importanti parole chiave, universali per l'appunto: qualità e sicurezza dell’alimentazione, garanzia di cibo e acqua per tutti, prevenzione di malattie dilaganti legate alla cattiva o scarsa alimentazione, innovazione del comparto agroalimentare grazie alla ricerca e alla tecnologia nel campo della produzione, conservazione e distribuzione dei prodotti, ritorno alle origini e alle buone tradizioni alimentari con un occhio di riguardo per lo sviluppo locale.
Quale il ruolo di Eataly in termini di comunicazione e divulgazione dell'Expo? "Tenendo presente che Eataly a New York è il terzo luogo più visitato dopo l'Empire State Building e il Metropolitan Museum - dice Farinetti - aiuteremo il più possibile l'Italia e in tutte le sedi internazionali di Eataly saranno presenti i corner dell'Expo 2015 proprio per ottimizzare e rendere concreta questa collaborazione unica nel suo genere".
10 luglio 2013
da www.cronachedigusto.it
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