Il Moscato Passito è il prodotto simbolo di Saracena, comune sito all'interno del Parco Nazionale del Pollino, in provincia di Cosenza. Ha una storia che non è un'esagerazione definire millenaria. Basti pensare che nel XVI secolo faceva parte della lista dei vini dell'Enoteca Pontificia: il Cardinal Sirleto (1514-1585) lo faceva spedire per nave da Scalea, affinchè non mancasse mai sulla tavola di Papa Pio IV (1499-1565). Citato in diversi trattati enologici dell'800, negli ultimi decenni non era mai andato oltre una dimensione produttiva domestica (molte famiglie di Saracena ne producevano qualche litro), rischiando quindi di scomparire. Estremamente interessante è l'antichissimo procedimento di produzione, che prevede la vinificazione separata del Moscatello di Saracena, vitigno autoctono, particolarmente profumato ed aromatico, e delle uve Guarnaccia e Malvasia. Il principale artefice della riscoperta di questo vino è Luigi Viola, fondatore delle Cantine Viola. Il Greco di Bianco è un vino passito giallo, ottenuto dal vitigno autoctono Greco Bianco in purezza. Il vitigno ha origine da un tralcio importato dai coloni greci sbarcati nell'VIII secolo a.C. presso Capo Zefirio, odierno Capo Bruzzano, proprio nel territorio di Bianco. Fin dall'antichità gli si attribuiscono virtù afrodisiache e terapeutiche. Nonostante abbia origini così antiche, il Greco di Bianco è stato sempre penalizzato da una scarsa valorizzazione, perlomeno al di fuori di un ambito strettamente locale. L'azienda Capo Zefirio è stata fondata da tre amici che avevano in comune il desiderio di valorizzare, promuovere e far conoscere questo splendido vino della Locride. (Il seguito puoi leggerlo direttamente su www.ilsole24Ore.com : CLICCA QUI ) Mauro Giacomo Bertolli
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