Proseguendo una bella tradizione, inaugurata credo lo scorso anno, le cantine valtellinesi che hanno conseguito l'ambito riconoscimento dei Tre Bicchieri sulla guida Vini d'Italia 2014 del Gambero Rosso, hanno scelto di presentarsi tutte insieme in una piacevole serata tenutasi nei giorni scorsi alla Locanda Altavilla di Bianzone. Non casuale, come è stato spiegato, il luogo scelto, in quanto l'Altavilla, grazie soprattutto alla passione ed alla competenza della sua proprietaria, Anna Bertola, è uno dei ristoranti valtellinesi che fa più promozione ai prodotti del territorio: grandiosa la carta dei vini. I vini premiati con i Tre Bicchieri sono: Valtellina Sforzato Ronco del Picchio ’09 di Sandro Fay Valtellina Sfursat 5 Stelle ’10 di Nino Negri Valtellina Sfursat Fruttaio Ca’ Rizzieri ’09 di Aldo Rainoldi Valtellina Superiore Sassella San Lorenzo ’10 di Mamete Prevostini Come si può vedere, tre sono sforzati, il vino bandiera della Valtellina, ed uno è un Sassella. Interessante che due siano dell'annata 2009, che in Valtellina è stata una grande annata, e due del 2010, lasciando ipotizzare grandi risultati anche per questa stagione. Presentandosi tutte insieme, le 4 cantine vogliono dare un significato territoriale ai loro riconoscimenti, interpretandoli non solo come un segnale del loro successo individuale, ma come un indicatore delle potenzialità della Valtellina come territorio in grado di produrre grandi vini. In rappresentanza delle 4 cantine c'erano Marco Fay, Casimiro Maule, Aldo Rainoldi e Mamete Prevostini. | Da sinistra: Casimiro Maule, Mamete Prevostini, Anna Bertola, Aldo Rainoldi e Marco Fay |
Chiedendo loro d'indicarmi le caratteristiche ed il segreto dei vini premiati, Casimiro Maule ha parlato di 5 Stelle semplicemente come di un grande vino, Aldo Rainoldi ha definito il Fruttaio Ca’ Rizzieri capace di coniugare potenza ed eleganza, Marco Fay ha presentato il suo Ronco del Picchio come elegante ma anche con il "graffio" del nebbiolo, ovvero con quel tocco di ruvidità che dà buone basi per un'evoluzione futura e, per finire, Mamete Prevostini racconta il suo Sassella San Lorenzo come dotato di estrema eleganza e di grande finezza nei tannini. Bella serata, conclusasi con l'augurio che il prossimo anno possano essere 5 le cantine valtellinesi premiate.
Mauro Giacomo Bertolli
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