Mercoledì 5 marzo 2014
Superiamo indenni i piccoli imprevisti causati a Milano dal concomitante sciopero dei treni e dei mezzi pubblici locali ed arriviamo addirittura in anticipo alla stazione di Milano Centrale, pronti a partire alle 13.15 per un gradevole viaggio in treno lungo l’ Adriatica fino a Pescara. Nel tardo pomeriggio siamo già sistemati all’ Hotel Duca d’ Aosta di Pescara, base operativa per tutta la durata del Wine Tour dei giornalisti italiani ed esteri arrivati per degustare non solo i vini e la cucina abruzzese, ma anche godere delle bellezze naturalistiche, storiche, architettoniche ed artistiche di questa terra.
La serata la trascorriamo presso il il ristorante “La Barcaccia”, sul lungomare di Pescara, dove veniamo accolti dal Dott. Tonino Verna, Presidente del Consorzio di Tutela dei Vini d’ Abruzzo, e da alcuni dei produttori che incontreremo durante il nostro tour. La cena è particolarmente gustosa, tutto pesce fresco, con una particolare segnalazione per gli scampi al frutto della passione!!!
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Tonino Verna presenta il Wine Tour
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Scampi al frutto della passione - fotografia di Giulia Nekorkina
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Bella serata, una ventina di colleghi, molti italiani ma nutrita anche la rappresentanza estera, un po' da tutti gli angoli del mondo: Russia, Turchia, Australia, Stati Uniti solo per fare alcuni esempi.
Tutti a nanna non troppo tardi, per essere pronti l'indomani mattina ad affrontare un programma ricchissimo alla scoperta dell'Abruzzo.
Giovedì 6 marzo 2014
Alle 9 in punto si parte alla scoperta della Provincia di Chieti: alle 10 è la Cantina Ripa Teatina ad accoglierci per prima….in alto i calici, si comincia la nostra degustazione itinerante !
Cantina RIPA TEATINA: approfondimento
Mezzogiorno si avvicina ed il sole inizia finalmente a fare capolino tra le nuvole, nostre fedeli ed inseparabili compagne di viaggio per tutta la durata del Wine Tour.
Meravigliosa la vista sulla Costa dei Trabocchi: si fa tappa al Castello Aragonese di Ortona. Questa fortezza rappresenta uno dei migliori esempi del passaggio dallo stile medievale al rinascimentale, con le mura più massicce alla base per assicurare maggiore stabilità. Le sue origini risalgono, secondo alcuni studiosi, all’epoca angioina, come sembrerebbe dimostrato dall’impianto costituito da quattro torrioni cilindrici collocati lungo un perimetro trapezoidale.
Ortona fu conquistata dai romani nel I secolo e, insieme alle altre città ribelli al dominio imperiale, trasformata in municipium, acquisendo il nome di Ortona Augusta. Secoli e secoli dopo, passò sotto il dominio normanno, XII secolo, poi svevo con Arrigo VI e Federico II, fino a divenire feudo di Giacomo Caldora nel XV secolo. Nel 1442 Caldora racchiuse la città fra solide mura che gli consentirono di resistere lungamente all’assedio, avvenuto nel 1452, delle truppe aragonesi intente alla conquista dell’intero Regno di Napoli. Quando tuttavia il nuovo re di Napoli, Alfonso I d’Aragona detto il Magnanimo, ascese al trono, diede disposizioni affinché venisse riedificato il castello di Ortona a strapiombo sul mare, custode del porto cittadino, vero fulcro della città, gravemente danneggiato e saccheggiato da parte dei veneziani durante un assedio nel 1447. L’altezza delle torri supera appena quella delle cortine murarie che le collegano, a dimostrazione delle differenti tecniche di combattimento del periodo della ricostruzione rispetto all’epoca medievale in cui, temendo i danni delle catapulte, le torri degli insediamenti fortificati solitamente svettavano rispetto alle mura perimetrali. In tempi recenti il Castello è stato ampiamente restaurato e si presenta in tutta la sua magnificenza, una storica roccaforte affacciata sul Mare Adriatico.
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Lasciato il Castello Aragonese, ci spostiamo a Orsogna per la visita della cantina Il Feuduccio, presso la quale pranziamo.
Cantina IL FEUDUCCIO: approfondimento
Si parte per San Martino sulla Marruccina, dove ci aspettano alla cantina Masciarelli, una delle più famose d'Abruzzo
Cantina MASCIARELLI: approfondimento
Lasciata la cantina, ci si sposta a Casacanditella per ammirare il gioiello della famiglia Masciarelli: il Castello di Semivicoli. Ci troviamo a a 365 metri di altitudine, al tramonto: da queste altezze l’occhio si apre tra la bellezza della Maiella, montagna distante soli 20 km, innevata fino ad Aprile, ed il blu profondo dell’Adriatico che dista solo 20 minuti. La tentazione di fermarsi ospiti in una delle suites del castello fa capolino in più di un partecipante di questo tour! La nostra giornata in Provincia di Chieti si conclude con un’ ottima cena al Ristorante Casa d’ Angelo a Fara Filiorum Petri.
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Fotografia di Giulia Nekorkina
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Fotografia di Giulia Nekorkina
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Mauro Giacomo Bertolli e Marina Cvetic - Fotografia di Giulia Nekorkina
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Ritorno a Pescara intorno a mezzanotte: la giornata è stata intensa ma molto divertente, il gruppo è affiatato e tra un vino e l'altro stanno nascendo delle amicizie!
Venerdì 7 marzo 2014
La giornata odierna è dedicata alla provincia di Pescara: la prima tappa inizia alle 10 all’ Abbazia di S.Clemente in Casauria. Visita molto apprezzata, grazie anche alla guida molto appassionata. Di fianco il museo, con manufatti artistici conservati come in uno scrigno nel suggestivo interno: l'ambone, il candelabro, l'urna, l'altare. In passato Pier Luigi Calore, lo studioso amico di Gabriele d' Annunzio, raccolse ed allestì sotto forma di lapidarium in alcuni ambienti numerose epigrafi ed altri reperti provenienti dai vicini insediamenti romani e dalla stessa chiesa.
Con una certa acquolina in bocca, siamo ormai nella seconda parte della mattinata e, dato che l’appetito vien mangiando, andiamo a visitare l’ Azienda Agricola Angelucci a Castiglione a Casauria, con pranzo al termine della degustazione.
Azienda Agricola Angelucci: approfondimento
Lasciata l’Azienda Agricola Angelucci, ci dirigiamo verso Nocciano, dove ci attende le Cantine Bosco Nestore .
Cantine Bosco Nestore: approfondimento
Non c’è 2 senza 3: la degustazione con cena alla Cantina Contesa a Collecorvino conclude alla grande il nostro percorso enogastromico odierno.
Cantina Contesa: approfondimento
Abbiamo detto conclude, ed invece no. Palmina, abruzzese DOC, nostra capo-gruppo della Pomilio Blumm, porta un gruppo di nottambuli, di cui facciamo volentieri parte, alla scoperta della “Movida Pescarese”. Bei locali, musica, gente allegra, giovani, uno spettacolare negozio di birre artigianali ed una pizzeria che sforna a ripetizione mini-pizze circolari da passeggio, calde e croccanti, solo per citare due dei locali più gettonati. Pescara una piccola Barcellona ? Questo non lo sappiamo, ma ci siamo divertiti un sacco.
Sabato 8 marzo 2014
Oggi si parte per la provincia di Teramo: la prima tappa è alla Fortezza di Civitella del Tronto . Piove e bisogna essere molto prudenti sulle mattonelle scivolose che troviamo nei nostri saliscendi per la Fortezza. Situata a 600 m. s.l.m. in posizione strategica rispetto al vecchio confine settentrionale del Viceregno di Napoli con lo Stato Pontificio, è una delle più grandi e importanti opere di ingegneria militare d'Europa, caratterizzata da una forma ellittica con un’estensione di 25.000 mq ed una lunghezza di oltre 500 m.
Nel 1564 Filippo II d’Asburgo , re di Spagna , diede il via alla sua costruzione. Nel 1734, dalla dominazione degli Asburgo si passò a quella dei Borboni, che operarono importanti modifiche alla struttura militare e si opposero all'assedio dei francesi nel 1806 e a quello dei piemontesi del 1860/61.
La ricostruzione storica della nostra guida ci sembra leggermente di parte, diciamo filo-borbonica, soprattutto sulle diverse interpretazioni date ai numeri delle forze in campo: ci scappa un sorriso pensando alle cronache politiche odierne, dove una manifestazione di piazza in Duomo a Milano o a San Giovanni a Roma viene descritta con 3.000 o 300.000 presenze, a seconda delle lenti degli occhiali di chi scrive.
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Dopo il 1861 la Fortezza venne lasciata in abbandono, depredata e demolita dagli stessi abitanti di Civitella del Tronto. Oggi la sua struttura è completamente visitabile, grazie ad un importate intervento di restauro curato dalla Sovrintendenza di L'Aquila (1975/1985). La visita si sviluppa attraverso tre camminamenti coperti, le vaste piazze d'armi, le cisterne (una delle quali visitabile), i lunghi camminamenti di ronda, i resti del Palazzo del Governatore, la Chiesa di San Giacomo e le caserme dei soldati. Davvero magnifico è il panorama che si gode dalla Fortezza a partire dal vecchio incasato sottostante con le singolari case-forti , per proseguire con i massicci del Gran Sasso, della Laga, della Maiella, dei Monti Gemelli fino al Mare Adriatico. All'interno della Fortezza è visitabile il Museo delle Armi che si sviluppa su quattro sale dove sono conservate armi e mappe antiche, queste ultime legate alle vicende storiche di Civitella del Tronto. Tra le armi notiamo alcuni schioppi a miccia del XV secolo, pistole a pietra focaia, un cannone da campagna napoleonico e dei piccoli cannoni detti "falconetti" da marina. Chiudiamo gli ombrelli e ci dirigiamo, guidati dal nostro valente autista, attento nell'affrontare le rotonde più insidiose, verso l’ Azienda Agricola Montori a Controguerra, dove ci aspettano per degustazione e pranzo.
Cantina Montori: approfondimento
Siamo ormai a metà pomeriggio, il tempo corre veloce e la Cantina Cerulli Irelli Spinozzi ci attende a Canzano.
Cantina Cerulli Irelli Spinozzi: approfondimento
Rientriamo a Pescara per la cena sul lungomare al Ristorante “Marechiaro” : cena gradevole, allietata, per pochissimi nottambuli, dal brindisi di mezzanotte per festeggiare il compleanno della bella Giulia.
Domenica 9 marzo 2014
E' l'ultimo giorno, arrivato quasi senza che ce ne accorgessimo. Lasciamo Pescara, accompagnati da un sole meraviglioso ed anche un po’ beffardo, per ritrovare le nostre nuvole durante il viaggio che ci porta verso la montagna, in provincia dell’ Aquila. Ci siamo alla lunga abituati e sotto sotto affezionati a queste nuvole, anche per i colori e le forme particolari che riescono a dare al paesaggio che ammiriamo dai finestrini del nostro pullman. Il clima è festoso e ridanciano, anche per aver recuperato in tempo la simpatica collega americana che avevamo dimenticato in albergo: essendo a Pescara è d'obbligo la citazione cinematografica a “Pane e Tulipani”, con la nota vicenda del marito che aveva dimenticato la moglie in autogrill ! Dopo una veloce ma doverosa tappa a Sulmona, per le ore 11 siamo a Prezza, ospiti di Antonia ed Ottaviano della cantina Praesidium .
Cantina Praesidium: approfondimento
Concludiamo il nostro Tour con una sosta davvero golosa e gustosa a Carsoli al Ristorante Angolo d’ Abruzzo. Felice conclusione di un Wine Tour che si è rivelato davvero interessante e ricco di spunti, tra racconti ed emozioni, paesaggi e persone incontrate in questo viaggio tra 4 province di questa bella e forse non ancora abbastanza valorizzata regione italiana, che ha la fortuna di essere contemporaneamente baciata dal mare e protetta dai monti, tra le regioni più verdi d’ Europa, con oltre un terzo della sua superficie coperto da Parchi e Riserve.
Testi realizzati da Mauro Giacomo Bertolli ed Antonio Negroni
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