"L'iniziativa è nata - spiega Franco Ricci presidente della Fondazione Italiana Sommelier e ideatore dell'evento all’Ansa - proprio perché avevo sentito più volte il Papa parlare del vino, non solo legandolo alla simbologia cristiana, ma anche al suo aspetto edonistico. Ero seduto sul divano e l'ho sentito dire riferendosi ad una cosa positiva: 'come un buon vino'. Perché allora non incontrarlo? Domani saremo in 180 all'udienza. E chissà che con l'occasione - aggiunge - la sommelerie mondiale non possa fregiarsi di un sommelier ad honorem importante come non mai". Gli assaggiatori della bevanda doneranno a Papa Francesco un 'tastevin', la piccola ciotola d'argento usata per la degustazione dei vini, simbolo dei sommelier, che domani per l'occasione indosseranno la loro divisa tipica. Domani all'udienza ci saranno cinquanta produttori di prestigio come Angelo Gaja, Nicolò Incisa della Rocchetta, Antinori ma anche volti nuovi per il vino, in veste di "vigneron", come Bruno Vespa; previsti enologi di fama come Riccardo Cotarella (presidente Assoenologi), il mondo dell'università e dei viticoltori. All'udienza anche la stampa di settore; Vinitaly, con il dg Giovanni Mantovani; e ancora rappresentanti di Gambero Rosso e Slow Food. Tratto da www.cronachedigusto.it
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