Siamo stati tra i primi in Italia a parlare di capsula a vite di ultima generazione, oggi il principale concorrente del tappo di sughero: era il 2002. Ne abbiamo seguito l’evoluzione e gli studi scientifici nel Nuovo Mondo, dove stava facendo terra bruciata, e il più recente successo in Europa, dove è particolarmente amato dai giovani blogger e invece ancora visto con sospetto se non osteggiato dai consumatori tradizionalisti. Questa premessa per dire che non abbiamo alcun pregiudizio contro questa tecnologia, ormai adottata come standard anche da molti buyer dei supermercati del Nord Europa: ma chi l’aveva abbracciata fino ad annunciare l’imminente funerale del tappo di sughero non ci aveva mai convinto.
Il sughero è un materiale fantastico, per le sue caratteristiche meccaniche e per il suo ciclo naturale di risorsa rinnovabile e riciclabile, ha accompagnato con successo la storia del vino: ma ha un problema, la potenziale contaminazione dal cosiddetto odore di tappo, legato al TCA (TriCloroAnisolo) un metabolita di alcune muffe della corteccia. Abbiamo assistito a diverse evoluzioni nelle tecnologie di produzione che hanno ridotto l’incidenza del rischio, senza però eliminarlo del tutto, né nella forma del difetto evidente, né in quella più subdola del difetto “nascosto” che pregiudica comunque la qualità del contenuto. Le percentuali di difettosità sono molto variabili, nei casi migliori sotto lo 0,5% ma a volte molto superiori. La notizia di oggi è che il problema potrebbe aver trovato una soluzione definitiva. Lo ha annunciato Amorim Cork, il più grande produttore di sughero del mondo.
Secondo quanto riporta il comunicato ufficiale l’azienda “offre ai suoi clienti tappi in sughero naturale con la garanzia di TCA non rilevabile* grazie a NDtech®, tecnologia di controllo qualità individuale. Una rivoluzione vera e propria, NDtech® è infatti l'unica tecnologia in fase di validazione da parte di due dei leader mondiali nella ricerca del mondo enologico: la tedesca Geisenheim University e The Australian Wine Research Institute (AWRI). Un processo di certificazione che a breve verrà convalidato, in maniera sempre indipendente, anche da altri importanti istituti di settore.”
In cosa consiste il processo NDtech®? Spiega Carlos Santos, AD di Amorim Cork Italia: “I tappi, ottenuti con le più avanzate procedure di lavorazione già conosciute per abbattere l’incidenza di TCA, passano infine su una linea di selezione che è in grado di scartare in automatico tutti i pezzi contenenti più di 0,5 nanogrammi per litro di TCA (una parte per trilione, equivalente a una goccia d’acqua in 800 piscine olimpioniche), quindi molto al di sotto della soglia di percezione della molecola da parte del naso umano, attraverso l’utilizzo di un gascromatografo ad altissime prestazioni. Un naso elettronico. Analizzatori con questo livello di precisione sono già operanti a livello di laboratorio ma l’ingegnerizzazione del sistema che consente la produzione industriale è la vera innovazione. Basti pensare all’abbreviamento dei tempi di analisi da 14 minuti a pochi secondi per operare in linea”.
Pare che ordini importanti siano già in arrivo da sei paesi, tra i quali primeggia l’Italia.
Scritto da Maurizio Gily, 26 maggio 2016
Tratto da www.millevigne.it cialis manufacturer coupon 2016 site new prescription coupon cialis coupon 2015 link printable cialis coupon |