Il provvedimento racchiude in soli 90 articoli tutta la disciplina di riferimento per la produzione e la commercializzazione del vino, oltre 4.000 pagine di leggi, norme, cavilli e regolamenti.
Il nuovo Testo Unico ha come principale merito quello di semplificare una complessità burocratica di settore non più tollerabile, diventata ormai un grande svantaggio competitivo per le nostre aziende. Regole più chiare e semplici in tutti gli ambiti, a partire dalla produzione e commercializzazione del vino, nella tutela delle denominazioni di origine e delle menzioni tradizionali, ma soprattutto di quanto stava più a cuore ai nostri produttori, il sistema dei controlli e della disciplina sanzionatorio. L'obiettivo è avere un sistema dei controlli migliore, con certezza del diritto e meno contenziosi.
Il provvedimento ha molti aspetti innovativi, tutelando però anche la tradizione. In questo senso è estremamente innovativa la possibilità di aumentare la trasparenza in etichetta utilizzando sistemi di informazione al consumatore che sfruttino le nuove tecnologie. Tutela delle tradizioni invece nel senso di specifiche disposizioni per la salvaguardia dei vigneti eroici o storici: saranno infatti promossi interventi di ripristino, recupero e salvaguardia di quei vigneti che si trovano in aree soggette a rischio dissesto idrogeologico e con particolare valenza paesaggistica.
Gli aspetti più significativi e di impatto immediato sono probabilmente quelli relativi a controlli e sanzioni. Basta ricordare che sono circa una ventina le autorità diverse che operano controlli nelle cantine (Asl, enti di certificazione, etc): nelle verifiche viene introdotto il principio del raccordo tra le diverse autorità che dovranno condividere i risultati dei propri controlli al fine di evitare duplicazioni nelle visite in cantina. Tutti i controlli sulle imprese vitivinicole dovranno infatti confluire nel Registro unico dei controlli (Ruci). Di grande impatto anche l'introduzione del principio del “ravvedimento operoso” che permetterà di sanare con multe ridotte le irregolarità solo formali.
Così commenta il ministro per le Politiche Agricole, Maurizio Martina: "«Finalmente diamo ai produttori di vino una sola legge di riferimento per il settore con 90 articoli che riassume tutta la normativa precedente. Un'operazione di semplificazione attesa da anni e che consente di tagliare la burocrazia, migliorare il sistema dei controlli, dare informazioni più trasparenti ai consumatori. Col Testo Unico possiamo contribuire a rafforzare la crescita di un settore che già oggi vale più di 14 miliardi di euro e con un export che supera i 5,5 miliardi». |