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Presentato oggi il bilancio d'esercizio 2016/2017 della Cantina di Soave: 63,5 milioni di euro distribuiti ai soci

Il bilancio è stato approvato all'unanimità nel corso dell’ultima assemblea dei soci, tenutasi a Rocca Sveva venerdì 10 novembre 2017. Nel frattempo proseguono i lavori di ampilamento di Cantina di Soave che si concluderanno nel 2018

Presentato oggi il bilancio d'esercizio 2016/2017 della Cantina di Soave: 63,5 milioni di euro distribuiti ai soci

Unanime approvazione del bilancio d’esercizio 2016/2017 nel corso dell’ultima assemblea dei soci che si è tenuta a Rocca Sveva venerdì 10 novembre. Pienamente soddisfatti Attilio Carlesso e Bruno Trentini, rispettivamente Presidente e Direttore Generale di Cantina di Soave, e con loro tutto il Consiglio di Amministrazione.


Direttore Generale Trentini e Presidente Carlesso

Nel frattempo proseguono a pieno ritmo e secondo i tempi stabiliti – saranno completati nel 2018 –  i lavori di Cantina di Soave, che prevedono l’ampliamento e la totale riorganizzazione della sede principale di Viale della Vittoria, a Soave.

I DATI DEL BILANCIO IN SINTESI

Fatturato consolidato di 118 milioni di euro
La vendemmia 2016, pari oltre 1 milione di quintali di uva conferita, ha determinato un fatturato consolidato di 118 milioni di euro. 

All’interno del venduto complessivo, rispetto allo scorso esercizio, si registra una aumento sia in volume che in valore del prodotto sfuso (+6%), soprattutto grazie alle vendite di vini DOP e IGP che hanno mantenuto buone performance, nonostante il mercato evidenziasse qualche calo relativamente ad alcune tipologie.

In crescita anche il valore dell’imbottigliato (+2%). In linea con le strategie aziendali portate avanti negli ultimi anni, le vendite di prodotto imbottigliato rappresentano il 50% dell’intero fatturato; di cui ben il 53% deriva da prodotto a marchio, vero core business dell’ azienda, contro il 47% determinato  dalla vendita di prodotti a “private label”.

Buona la ripartizione tra le vendite Italia ed estero, rispettivamente 58% le prime e 42% le seconde. Tra i mercati di riferimento per i vini bianchi, prevalentemente Soave e Pinot Grigio, buona la crescita in Germania +20% ed Austria +16%; altrettanto positiva la tenuta in Gran Bretagna, nonostante i temuti effetti della Brexit, votata alla vigilia dell'apertura dell'anno di bilancio. Tra i mercati di riferimento per i vini rossi a più alto valore aggiunto, da segnalare una sostanziale tenuta di Scandinavia e Svizzera.

In tema di capitalizzazione aziendale, il patrimonio netto raggiunge quest’anno i 57 milioni di euro, a fronte di un cash flow operativo di oltre 6 milioni  di euro e un utile di esercizio di 1.804.000 euro. Ottima la disponibilità liquida che, pur in presenza di investimenti nel corso dell’esercizio per 14 milioni di euro, passa da 39.025.000 euro a 38.023.000 euro.

Il totale dei conferimenti aumenta a 81 milioni di euro e la liquidazione destinata alla remunerazione delle uve conferite dai soci viticoltori è di 63,5 milioni di euro.

«Le operazioni di gestione attuate nel corso dell’esercizio 2016/2017 - spiega il Direttore Generale Bruno Trentini - sono state assolutamente in linea con quelle degli anni passati. L’azienda ha proseguito nella sua politica di rafforzamento dei marchi aziendali in un’ottica di valorizzazione delle denominazioni territoriali, al fine di garantire il massimo del reddito alla base sociale: l’80% della nostra produzione, infatti, deriva da vitigni autoctoni. Abbiamo raggiunto e per certi aspetti superato gli obiettivi che ci eravamo prefissati e questi risultati premiano il lavoro di tutta l’azienda, in maniera trasversale. Sono proseguiti anche i lavori di ampliamento di tutte le strutture produttive aziendali che vedranno il completamento nel corso del 2018. Questi lavori oltre che impegnativi sotto il profilo della gestione lo sono stati anche dal punto di vista economico, per quanto riguarda specificamente l’esercizio appena concluso, parliamo di 14 milioni di euro. È questo forse il dato più significativo dell’intero bilancio, dal momento che a fronte di questo notevole esborso, la disponibilità liquida ha subito una flessione minima, passando dai 39.025.000 euro dello scorso esercizio ai 38.023.000 euro di quello appena concluso, con uno scarto di poco superiore al milione. Un dato, questo, estremamente significativo, per non dire unico, nel panorama delle aziende del settore vitivinicolo italiano che dimostra una grande capacità, da parte dell’azienda, di generare liquidità». 

«Bilancio dopo bilancio - spiega Attilio Carlesso, Presidente di Cantina di Soave - è diventata quasi una consuetudine quella di sottolineare i record e le ottime performance della Cantina, ma in economia non bisogna mai dare nulla per scontato. Ogni esercizio è un capitolo a sé e noi siamo più che mai orgogliosi dei risultati conseguiti quest’anno che sono frutto di una vendemmia, quella 2016, molto positiva sia per quantità che per qualità e di un’attenta gestione aziendale. Il bilancio è stato approvato ancora una volta all’unanimità dall’assemblea dei soci e questo ci gratifica enormemente perché il fatturato è importante, ma per una cantina cooperativa lo è di più la soddisfazione dei soci conferitori. Nel corso di questo esercizio i 2200 viticoltori che costituiscono la grande famiglia di Cantina di Soave hanno visto la liquidazione delle uve salire a 63,5 milioni di euro e la redditività media per ettaro sfiorare i 12.000 euro: risultati impensabili solo fino a qualche anno fa, record assoluti e niente affatto scontati che è doveroso sottolineare adeguatamente».

Cantina di Soave: proseguono i lavori di ampliamento

Proseguono a pieno ritmo e secondo i tempi stabiliti i lavori di Cantina di Soave, i quali vedranno il completamento nel 2018 e prevedono l’ampliamento e la totale riorganizzazione della sede principale di Viale della Vittoria, a Soave. 


Interventi significativi hanno interessato anche gli altri siti produttivi aziendali, in particolare è stata completamente rinnovata l’area di conferimento uve e vinificazione della cantina di Cazzano di Tramigna, in zona Valpolicella DOC.

Per quanto riguarda invece nello specifico il quartier generale di Viale della Vittoria, l’intervento si estende su una superficie di oltre 11 ettari e interessa la sede in maniera trasversale, a partire dalla fase di conferimento uve per arrivare all’imbottigliamento, allo stoccaggio, alla logistica, agli uffici amministrativi.

Scendendo nel dettaglio della parte produttiva, il nuovo impianto, una volta realizzato, permetterà alla Cantina di realizzare circa 80 milioni di bottiglie l’anno, vale a dire tra il 50 e il 60% dell’intera produzione conferita dai soci viticoltori, in altre parole quasi tre volte l’imbottigliato attuale.

Il fine è quello di portare avanti lo sviluppo commerciale, con particolare attenzione al mercato estero, proseguendo il percorso che ha portato Cantina di Soave ad essere presente con i propri vini in più di 60 Paesi.

L’investimento previsto è uno dei più rilevanti nel settore nel panorama nazionale dell’ultimo decennio: questo primo stralcio di lavori prevede lo stanziamento di 75 milioni di euro.
Per poterlo affrontare negli ultimi anni sono stati effettuati accantonamenti importanti al fine di garantire alla Cantina la liquidità necessaria al progetto. L’importo sarà infatti autofinanziato, dato che, allo stato attuale non esiste nessun tipo di contributo per questo genere di opere.

Uno sviluppo sostenibile
Il progetto abbraccia il territorio circostante con ricadute positive sulla comunità. Sono infatti importanti anche gli investimenti in opere pubbliche, oltre 7 milioni di euro, di cui potranno beneficiare tutti e che interesseranno principalmente la viabilità e il verde.

L’ampliamento della sede principale vedrà non solo un rinnovamento della struttura sotto il profilo tecnologico, ma anche un totale riassetto dei flussi generati dalla stessa attività produttiva. Attualmente l’accesso avviene unicamente attraverso l’ingresso di Viale della Vittoria che rappresenta il principale ingresso al centro urbano, con inevitabili ripercussioni sulla congestione delle vie di comunicazione.

Cantina di Soave ha fortemente voluto alleggerire l’accesso al paese, dirottando il traffico dei mezzi pesanti sulla nuova circonvallazione SP37 Strada dei Ciliegi, contribuendo così a migliorare la qualità della vita di chi vive e frequenta abitualmente questa zona.
L’intento è quello di modificare positivamente la percezione del paesaggio all’interno del paese, significative in tal senso sono anche le opere che riguardano il verde pubblico. La collocazione delle aree verdi e degli annessi parcheggi è stata infatti studiata al fine di riqualificare tutto il fronte est della Cantina, migliorando così l’impatto visivo di chi accede al centro urbano.
Verranno create inoltre delle superfici verdi, sia orizzontali che verticali, all’interno del perimetro della sede di Viale della Vittoria, le quali avranno il compito di influire positivamente sulla qualità dell’aria e dell’ambiente, riducendo la riverberazione dei raggi solari e intervenendo sul microclima.

L’attenzione per l’ambiente
Significativi gli accorgimenti finalizzati al risparmio energetico: tutti i nuovi edifici, infatti, e quelli preesistenti, verranno dotati di un cappotto esterno che garantirà una migliore prestazione energetica e una riclassificazione dell’intero complesso in classe A.
La copertura verrà completamente coibentata e, su parte di questa, verranno montati 437 pannelli fotovoltaici, pari ad una superficie di 717 mq, i quali garantiranno la produzione di energia rinnovabile utile al funzionamento del magazzino meccanizzato.

Inoltre è stato studiato un nuovo sistema per la gestione delle acque meteoriche. Le acque dei tetti verranno convogliate in apposite “vasche di calma” e poi rilasciate nel sottosuolo attraverso delle trincee drenanti. Ciò fa sì che l’acqua piovana pulita venga introdotta nel terreno, e quindi nelle falde acquifere, e non venga  dispersa nella fognatura. Lo stesso accadrà per le acque del piazzale-parcheggio, le quali confluiranno nelle medesime trincee dopo essere state decontaminate da opportuni disoleatori, i quali avranno il compito di rimuovere eventuali residui di idrocarburi e altre sostanze che potrebbero inficiare la qualità dell’acqua.

«Non esiste progresso senza attenzione per l’ambiente - spiega Bruno Trentini, Direttore Generale di Cantina di Soave - da questa consapevolezza deriva l’impegno profuso per la tutela e la salvaguardia dello stesso. Gli imponenti lavori di ampliamento che interessano la sede principale di Viale della Vittoria, a Soave, sono stati tutti pianificati in ottica green, a riprova di come la Cantina sia attenta al proprio territorio e alla comunità».


IN VETRINA
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