Italia del Vino - Expo 2015
Ricerca

 


Franciacorta, Castello Bonomi e l’Erbamat

La storia dell’antico vitigno a bacca bianca, autoctono, segnalato per la prima volta nel 1564 da Agostino Gallo, agronomo italiano del Cinquecento

Franciacorta, Castello Bonomi e l’Erbamat


La Franciacorta è un territorio costituito prevalentemente da dolci colline moreniche, distribuito su 19 comuni della provincia di Brescia, delimitato ad ovest dal fiume Oglio, a nord dal lago d'Iseo, ad est dal fiume Mella e a sud dal monte Orfano. Rappresenta sicuramente l'area spumantistica italiana per Metodo Classico più nota, in cui i vitigni protagonisti sono i tradizionali ed internazionali Chardonnay, Pinot nero e Pinot bianco, e dalla modifica del Disciplinare datata 17 luglio 2017, l'autoctono Erbamat.

Erbamat, il vitigno autoctono della Franciacorta
E' un vitigno a bacca bianca, autoctono, segnalato per la prima volta nel 1564 da Agostino Gallo, agronomo italiano del Cinquecento nel libro, “Le vinti giornate dell'agricoltura et de' piaceri della villa”, in cui nella giornata dedicata alla vite, citando Messer Giambattista Avogadro, scrive “Non manco sono buone le albamatte, atteso che fanno vino più gentile d'ogni altro bianco, ma perché tardino a maturare, egli non è perfetto fino al gran caldo, e più quando ha passato l'anno”.

(Il seguito puoi leggerlo direttamente su www.ilsole24Ore.com:     CLICCA QUI   )

Nell'articolo mi focalizzo in particolare su Castello Bonomi, una delle cinque aziende che circa dieci anni fa ha partecipato al progetto Erbamat e sulla Cuvée 1564 – Millesimo 2013

Mauro Giacomo Bertolli



IN VETRINA
Azienda Agricola Rebollini Bruno & C. di Rebollini Gabriele
Scheda Cantina »»