Cresce il mercato del biologico. Secondo statistiche recenti, latte e yogurt biologici conquistano sempre più spazio sulle tavole degli italiani, mostrando tassi di incremento più elevati rispetto alla media dei consumi bio. Lo segnala Assolatte, l’associazione delle industrie lattiero casearie italiane, che sottolinea lo sprint messo a segno da latte e yogurt bio “grazie all’ottimo rapporto tra valore nutrizionale, versatilità nel consumo e attenzione all'ambiente”.
Anche nel mondo del vino si assiste a una crescita costante di ettari di vigneti dai quali si ottengono vini biologici accertati, quindi garantiti.
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La notizia che aumenta il consumo dei prodotti bio può essere accolta solo con piacere. Se mai nel consumatore resta sempre il dilemma: ma sarà davvero tutto bio come scritto in etichetta? Sì, sono disposto a pagare di più, ma ho la certezza della qualità migliore e quindi sono davvero sicuro di investire sul mio benessere?
Domande importanti a cui la legislazione cerca di dare risposta. La certificazione del prodotto biologico è effettuata da Organismi di controllo autorizzati dal Ministero delle Politiche Agricole in base al Regolamento dell’Unione Europea, attraverso tecnici specializzati e analisi mirate. Il codice dell’organismo di controllo che ha effettuato la certificazione del prodotto biologico si deve trovare sull’etichetta. Lo stesso Ministero effettua controlli diretti alle aziende di produzione, trasformazione, distribuzione e dettaglio, al fine di verificare il rispetto della normativa vigente.
A maggior garanzia dei consumatori, tutti gli organismi di controllo sanitari (Asl, Nas, Repressione Frodi) effettuano controlli e verifiche analitiche in tutte le fasi della filiera.
Conclusione: le leggi ci sono per garantire il consumatore. La speranza è che si intervenga duramente nei confronti di chi sbaglia o truffa.
Roberto Vitali
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