L’interesse e la passione dell’imprenditore bergamasco Massimo Lentsch per l’enologia non sono un fuoco di paglia. Dalla poltrona al Kilometro Rosso (Lentsch è stato fondatore di Co. Mark, azienda di temporary management per l’internazionalizzazione delle Pmi, venduta nel 2016 al Gruppo Tinexta) agli assolati vigneti siciliani il salto è stato per lui naturale.
L’avventura (oggi non più solo tale ma vero e proprio investimento produttivo), è iniziata nel 2005 con l’acquisto dei primi vigneti nell’isola di Lipari (oggi gli ettari della Tenuta Castellaro sono una ventina, con produzione di circa 80 mila bottiglie).
A convincere tutti che vuole fare sul serio, ecco negli ultimi anni lo sbarco nella Sicilia vera e propria, nella zona più tipica dal punto di vista enologico, l’Etna, suolo vulcanico che dà vita a una produzione vinicola di nicchia, con caratteristiche uniche di fascino ed eleganza.
«Si tratta di un progetto di eccellenza – afferma Lentsch - per il recupero e la salvaguardia di una viticoltura antica, fatta di tradizioni e rispetto per la natura. Per questo ho mantenuto la forma tradizionale di allevamento ad alberello, che sfrutta in modo ideale gli elementi nutritivi e idrici presenti nel suolo. Una sfida che voglio vincere».
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La nuova cantina sta per sorgere nel Comune di Randazzo. I vigneti (12 ettari in totale) si trovano nei Comuni di Castiglione di Sicilia e Randazzo. Due i vigneti storici: il Cosentino composto da alberelli centenari di Nerello Mascalese dai quali si produce l’Etna Rosso cru Cosentino;il vigneto San Teodoro con piante di circa 60 anni, dalle quali si produce l’Etna Rosso classico San Teodoro. Da una preselezione generale effettuata su entrambi i vigneti viene prodotto l’Etna Rosato OMA. Le prime annate in commercio sono la 2016 e 2017 per il Cosentino Etna Rosso (circa 7.000 bottiglie totali), la 2017 per il San Teodoro Etna Rosso (9.000 bottiglie) e la 2019 OMA Etna Rosato (2.500 bottiglie).
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In una porzione dei nuovi vigneti di Randazzo, dove il suolo è sassoso e alluvionale, con depositi vulcanoclastici e ricco di pomice nera, si coltiva Carricante per la futura produzione dell’ Etna Bianco Doc. Il Nerello Mascalese, dal quale nascerà un nuovo Etna Rosso Doc, viene coltivato in una parte di terreno con maggiore componente vulcanica, particolarmente sabbioso, con ceneri molto fini e particolarmente permeabili. Inoltre, sono di recente acquisizione due vigneti nelle contrade Pianodario e Chiusa Politi (a Montelaguardia, nel comune di Randazzo) dove nel tempo Massimo Lentsch produrrà ulteriore Etna Rosso.
Tutti i vini dell’azienda sono biologici e vegan, certificazioni ottenute in seguito a valutazione tecnica ed agronomica dell’intera filiera produttiva. I vigneti si trovano a circa 700 metri sul livello del mare ed il microclima unico della zona favorisce vini originali ed irripetibili, caratterizzati dall’energia che emana il suolo vulcanico.
Roberto Vitali
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