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Zeno, il pinot nero di Merano

Oggi andiamo alla riscoperta del Pinot Nero Riserva Zeno, prodotto dalla Cantina Merano, una delle più importanti cantine sociali dell'Alto Adige, in cui lavora fin dal 1992 l'enologo Stefan Kapfinger (Data pubblicazione 25-02-2022)

Zeno, il pinot nero di Merano



L’Alto Adige è una delle aree italiane in cui il pinot nero si esprime al meglio. Con i suoi 506 ettari rappresenta il 9,1 % del totale della superficie coltivata a viti in Alto Adige.

Zeno è il Pinot Nero Riserva della Cantina Merano, vino che vale sicuramente la pena conoscere, e di cui mi voglio occupare oggi in modo approfondito.

Ma procediamo con ordine.

Andiamo a conoscere meglio la Cantina Merano.

Cantina Merano – Marlengo (BZ)
Il primo luglio 2010 la Cantina Burggräfler, fondata nel 1901, e la Cantina Merano, fondata nel 1952, si sono fuse, ed è nata la Cantina Merano.
Si trova a Marlengo, comune situato nel comprensorio del Burgraviato, tra la città di Merano e la Val Venosta.
Alla guida della Cantina Merano vi sono il Presidente Platzer Kaspar e l’enologo Stefan Kapfinger.


Stefan Kapfinger

Stefan è un enologo di grande esperienza ed un profondo conoscitore di tutti i vigneti dei soci, essendo alla cantina già dal 1992: praticamente quasi tutta la carriera, dopo le prime esperienze fatte alla Cantina Nals Margreid a Magrè e prima ancora presso la Cantina Caldaro.

Nel 2011 è iniziata la completa ristrutturazione della sede della cantina, finita nel 2013: è diventata un vero gioiello per impianti, architettura ed accoglienza. In particolare è straordinariamente bella e funzionale l’enoteca panoramica in cui i visitatori possono degustare e comprare direttamente i vini.


Attualmente i soci sono circa 360, per un totale di 252,6 ettari vitati nell’area vitivinicola occidentale dell’Alto Adige, che comprende anche la Val Venosta. Si va da Lana, a sud, attraverso Merano fino a Rifiano, a nord, e da Lagundo a Castelbello, a ovest.

La suddivisione per vitigno degli ettari vitati è la seguente:
Schiava 63,5, Pinot Nero 20,4, Lagrein 19,9, , Merlot 14,9 e Cabernet Sauvignon 5 (vitigni a bacca scura);
Pinot Bianco 33,3, Sauvignon Blanc 25,8, Traminer Aromatico 21,1, Chardonnay 19,1, Pinot Grigio 9,4, Moscato Giallo 8,2, Müller Thurgau 4,2, Kerner 3,9 e Riesling 3,9 (vitigni a bacca chiara).

La produzione annua è di 1.200.000 bottiglie circa, suddivise su 35 etichette, 51%  di vini bianchi e 49% di vini rossi. Le bottiglie di rosato sono in numero irrisorio, circa 40.000.

E’ di grande importanza il fatto che le bottiglie di vini bianchi siano, seppur di poco, in quantità maggiore rispetto ai vini rossi: questa è infatti ormai da almeno 15-20 anni la tendenza di tutte le cantine altoatesine. Cantina Merano era una delle pochissime a produrre più vini rossi che bianchi e questo è il PRIMO ANNO in cui si ha un’inversione di tendenza. 


E veniamo finalmente al pinot nero, vitigno presente in Alto Adige da 150 anni, come scritto da Edmund Mach, direttore dell’istituto di viticoltura di San Michele all’Adige, nel suo libro “La viticoltura e i vini del Tirolo tedesco” del 1894.

Alto Adige Pinot Nero DOC Riserva Zeno 2017

E’ l’etichetta di pinot nero più importante di Cantina Merano.
La prima annata prodotta è il 1997: si fa solo nelle annate ottimali.

Prende il nome da Monte San Zeno, uno sperone di roccia che si trova ai piedi del Monte Muta e sovrasta i tetti della città di Merano. Su di esso si erge Castel San Zeno, un castello costruito dai Romani, da cui si ha una straordinaria vista panoramica.

I vigneti per Zeno hanno una superficie di 3 ettari. Originariamente tutti nella zona di Merano, da alcuni anni si sono aggiunti alcuni vigneti in Val Venosta, in zona Castelbello.

Siamo ad altezze dai 500 fino ai 750 m, su terreni di ardesia da disgregazione, granite e gneis, poveri e sabbiosi.
Le viti hanno età dai 10 ai 30 anni. Le rese per ettaro dai 35 ai 56 hl/ha.


La vendemmia viene fatta in più momenti: le uve provenienti dalla Val Venosta vengono infatti  vendemmiate più tardi: conseguentemente si fanno vinificazioni separate. Climaticamente l’annata 2017 è stata ottima.

La vinificazione  avviene con il 30 % dell’uva intera, con macerazione e fermentaziona alcolica in acciaio. La fermentazione malolattica e la maturazione sono invece condotte in tonneau in parte nuovi, in parte con più di 3 anni di età ed in parte con più di 5 anni di età. Resta in legno per almeno 12 mesi.

Le bottiglie prodotte nell’annata 2017 sono state 12.525 da 0,75l e 444 magnum da 1,5l.

E finalmente arriviamo alla mia DEGUSTAZIONE.

Nel calice si presenta di colore rosso rubino, con appena accennate sfumature granata.

Al naso è elegante, fresco, si caratterizza per i tipici sentori dei piccoli frutti rossi e neri del sottobosco,  dai lamponi alle ciliegie mature, dalle fragoline selvatiche al ribes. Lievi note di viola e rabarbaro. La complessità aumenta grazie ai profumi di tamarindo, chiodo di garofano e pepe nero.

Al sorso è muscolarmente elegante, sa coniugare potenza e raffinatezza, dai tannini vellutati, dotato di corpo e persistenza. Ottima l’acidità, che lo rende fresco ed ancor più piacevole: acidità che è via via positivamente aumentata rispetto ad annate precedenti. Piacevolmente persistente.

(Copyright delle fotografie: Cantina Merano/Helmuth Rier/Stephan Fischnaller )

Mauro Giacomo Bertolli

 

Cantina Merano
Via Cantina, 9
39020 Marlengo (BZ)
0473-44.71.37
info@cantinamerano.it
www.kellereimeran.it



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