Oggi ci occupiamo degli amaroni, che sono due, Am e La Mattonara, uno dei 2 vini iconici dell’azienda, insieme ad Harlequin. “Am” Amarone della Valpolicella Classico DOCG 2018 Vitigni: Corvina 40%, Corvinone 30%, Rondinella 15%, Oseleta 10%, Croatina 5%. Gradazione 15,5%Vol. Vinificazione: in serbatoi d’acciaio/cemento per il tempo necessario ad avviare la fermentazione senza l’ausilio di lieviti selezionati o altre biotecnologie, macerazione di contatto con la vinaccia per oltre due mesi. Maturazione in botti di rovere di Slavonia per minimo cinque anni. A seguire affinamento in bottiglia per minimo 1 anno. Nel bicchiere č di colore rosso rubino carico. I profumi sono intensi e complessi, spaziano dai petali di viole e rose appassiti, alla marasca sotto spirito, ai piccoli frutti scuri in confettura, fino alla prugna Sansuit, intrigante la componente speziata e vegetale con note di tč verde, camomilla, cannella, caffč, cuoio, china, tabacco ed un piacevole graffio balsamico. Il sorso risulta caldo, vellutato, avvolgente, strutturato, e potente, fruttato ed equilibrato. Spiccano le sensazioni di balsamiche e speziate, ma anche l’agrume scuro e la frutta secca. Lunga la persistenza, il tannino č gradevolmente integrato nel sorso, la chiusura finale presenta ricordi speziati. Il nome incompleto “Am” rappresenta uno dei giochi simbolico-linguistici tanto cari a Celestino Gaspari, rimanda ad un’opera non compiuta nella sua interezza. La forma della “A” ricorda un tino, simbolo del mondo enologico, ma anche un fermaglio per capelli, emblema di un vino femminile.
“La Mattonara” Amarone della Valpolicella Classico Riserva DOCG 2011 Prodotto solo nelle annate piů importanti. Vitigni: Corvina 35%, Corvinone 30%, Rondinella 15%, Oseleta 10%, Croatina 5%, Molinara 5%. Gradazione 16%Vol. Vinificazione: Appassimento naturale delle uve per circa 3 mesi; e successiva pigiatura in gennaio. Vinificato secondo il metodo tradizionale in vasche di cemento per almeno due mesi a contatto con le bucce. La fermentazione avviene con lievito indigeno a temperature naturali. La maturazione dura circa 10 anni in botti grandi (10/25 hl) e tonneaux di rovere di Slavonia. Il vino viene imbottigliato al suo decimo anno di etŕ, a cui segue l’affinamento in bottiglia per almeno 1 anno. Di colore rosso rubino con un’unghia granato scuro, intenso e luminoso. Al naso si apre con grande intensitŕ e profonditŕ aromatica con un pot-pourri di petali disidratati, ciliegia sotto spirito e piccoli frutti come more, ribes e mirtillo, senza dimenticare prugna e fichi stramaturi, una sapiente nota eterea che fa da sfondo alle spezie dolci, liquirizia, chiodi di garofano, cannella, polvere di caffč tostato, china calissaia, cioccolato fondente, tabacco da pipa, cuoio, pepe nero e mallo di noci, scorza di bergamotto candita ed una seducente striatura balsamica. Il sorso risulta caldo, secco, opulento, imponente ma di grande equilibrio. Netta la percezione fruttata e la piacevole trama speziata. Lunghissima la persistenza, la fine tessitura tannica contribuisce a donare un sorso avvolgente e setoso, la percezione finale offre ritorni di agrume rosso. L’etichetta raffigura una foglia di vite le cui linee linfali sono state sostituite dalle linee di un’impronta digitale a sottolineare quanto l’impronta dell’uomo e l’interazione natura/cultura siano determinanti per la realizzazione di questo vino. Il nome “Mattonara” č un omaggio alla cava in pietra arenaria in cui risiede la cantina, adibita un tempo all’estrazione dei mattoni utilizzati per la costruzione di chiese e ville.
Celestino Gaspari e la cantina ZýmēDopo gli anni trascorsi a lavorare con Quintarelli, e la successiva attivitŕ di consulente per numerose aziende, Celestino Gaspari ha realizzato il sogno di fondare la sua cantina. Cosě, nel 1999, nasce Zýmē. La scelta della sede non fu casuale: San Pietro in Cariano, il cuore pulsante della Valpolicella Classica. Qui, un'antica cava di arenaria del XV secolo, č stata riscoperta e trasformata con maestria in una cantina dove il passato incontra il futuro, dove le radici del territorio si fondono in una visione proiettata in avanti. Dai suoi 30 ettari vitati, Zýmē dŕ vita a una gamma straordinaria di vini, che raccontano la storia della Valpolicella ma non solo Ogni anno, circa 170.000 bottiglie escono dalla cantina, ognuna testimone di una filosofia produttiva profondamente radicata nella sostenibilitŕ, nella ricerca incessante della qualitŕ e in una riscoperta appassionata delle tradizioni locali. Il nome Zýmē non č una scelta casuale, ma un profondo richiamo alle radici stesse dell'enologia. Dal greco, significa "lievito": l'elemento fondamentale che dŕ vita al vino, e anche un richiamo al fermento, inteso come quell'attitudine instancabile e continua alla trasformazione, alla crescita, all'evoluzione. Il logo dell'azienda, una foglia di vite che racchiude al suo interno un pentagono, rappresenta i cinque elementi primari che concorrono alla creazione del vino: l'uomo, la vite, la terra, il sole e l'acqua.

Donato Albani
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