ULTIMO AGGIORNAMENTO: 25-01-2024L'indirizzo indicato è la sede legale. Al momento il consorzio NON dispone di una propria sede fisica: le riunioni per ora si tengono a rotazione presso le aziende associate Data di costituzione: 11-09-2021 Presidente: Nico Rossi
Soci del consorzio: ventisette aziende, che rappresentano la quasi totalità di una produzione organizzata in circa 850 ettari vitati. Di seguito le 27 aziende oggi aderenti al Consorzio: Agricola Carlini, Brugali Lorenzo, Colle Vento, Frascolla Giovanni, Gualdo del Re, Giomi e Zannoni, I Mandorli, Il Bruscello, Il Falcone, Incontri, La Batistina, La Bulichella, La Fralluca, Macchion dei Lupi, Montepeloso, Petricci e Del Pianta, Petra, Poggio Banzi, Rabitti, Renis, Rigoli, Sant’Agnese, Sasso Orlando, Tenuta Casadei, Terradonnà, Terravita, Tua Rita.
2022-01-25 Il Mipaaf ha riconosciuto il Consorzio di tutela DOP Suvereto e Val di Cornia Wine ai sensi dell’art. 41 della legge 238/2016, con conseguente attribuzione delle funzioni di tutela, promozione e cura delle Denominazioni tutelate - Suvereto Docg, Rosso della Val di Cornia Docg e Val di Cornia Doc - previste dalla norma. L’elevata rappresentatività della filiera ha fatto sì che le stesse funzioni siano assegnate in forma ‘erga omnes’, vale a dire nei confronti di tutti i soggetti iscritti al sistema dei controlli, prescindendo dal loro vincolo associativo.
Vitigni (Dati del 15-12-2021) Cabernet Sauvignon, Merlot e Sangiovese i tre principali vitigni a bacca rossa della zona, che coprono circa il 70% del vigneto, cui si affiancano non trascurabili porzioni di Cabernet Franc (6%), Petit Verdot (6%) e Syrah (5%).
Importante è anche la presenza del Vermentino, che copre il 7% del vigneto locale e l’80% delle superfici a bacca bianca.
Si tratta di vitigni introdotti a inizio Ottocento da Elisa Bonaparte Baciocchi, sorella dell’imperatore, la quale, nel periodo in cui resse il Principato di Lucca e Piombino realizzò in zona un vigneto da coltivare all’uso di Bordeaux.
Bottiglie "Il potenziale produttivo della zona – precisa Rossi - supera i 4 milioni di bottiglie, in larga misura rivendicate come Igt. Ciò significa che una delle prime sfide sarà quella di spostare una fetta importante della produzione verso le Denominazioni di Origine tutelate: l’obiettivo che ci poniamo nel prossimo biennio è di superare quota un milione di bottiglie rivendicate”. (Dichiarazione del 15-12-2021)
Suvereto Al caratteristico borgo di Suvereto il ruolo di capitale enologica della zona. Nato nel corso del Medioevo, questo piccolo paese dominato dalla Rocca Aldobrandesca deve il suo nome al temine latino ‘suber’ (sughero), che testimonia la forte presenza di questo albero nei boschi circostanti. Raccolto all’interno di una cinta muraria terminata nel 1308 d.C., oggi il paese è membro delle Associazioni Città del Vino, Città Slow e Borghi più belli d’Italia, che ne testimoniano la vocazione all’accoglienza.
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