Nella rubrica "Il brindisi di oggi di italiadelvino.com" si raccontano un vino ed il suo produttore.
La caratteristica fondamentale della rubrica è la convivialità delle degustazioni: gli articoli non sono frutto di mie degustazioni individuali, ma di wine tasting a cui hanno partecipato più persone.
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Fiamberti Giulio – Caristoro
Oltrepò Pavese Metodo Classico Pinot Nero Extra Brut DOCG
Questo nuovo metodo classico avrebbe dovuto essere presentato da Giulio in una serata milanese con un brindisi in contemporanea in diverse enoteche: purtroppo i divieti dovuti alla pandemia lo hanno costretto ad annullare l’evento. Ho quindi deciso di riprendere la mia rubrica proprio con questo vino, di grande interesse, che oltretutto ha il pregio di essere una novità assoluta.
Giulio con questo metodo classico ha voluto realizzare uno spumante diverso rispetto ai precedenti, cambiando la metodologia di produzione.
Mi spiego meglio: l’ Oltrepò Pavese è un territorio molto vasto, in cui si coltivano con ottimi risultati numerose tipologie di vitigni. Non bisogna però fare l’errore di considerarlo un tutt’uno: vi sono differenze anche profonde tra le varie zone, ognuna delle quali è più o meno vocata per un vitigno rispetto ad un altro.
E’ opinione condivisa che il pinot nero raggiunga importanti livelli qualitativi nell’area di Santa Maria della Versa, ragion per cui Giulio, la cui cantina sorge a Canneto Pavese, ha deciso di utilizzare per questo metodo classico uve da lì provenenti. Ha affittato un vigneto a Santa Maria ed in più acquistato uve da conferitori selezionati.
Anche l’etichetta del metodo classico è stata cambiata, per dare un segnale di discontinuità, e valorizzare questo nuovo progetto in cui ha deciso di alzare l’asticella qualitativa del suo spumante.
Prima di andare nel dettaglio della mia degustazione, sveliamo una curiosità: perché il nuovo spumante si chiama Caristoro ?
Caristoro è la casa cascina in cui si trasferirono i Fiamberti nel Settecento, diventata anche cantina di produzione ed affinamento. Oggi funge da abitazione per i genitori di Giulio e come cantina di affinamento, mentre la produzione è stata spostata nella cantina costruita negli anni sessanta.
Passiamo ora alla DEGUSTAZIONE
Versato nel bicchiere colpisce per il perlage fine e decisamente persistente, con lunghe e sottili catenelle. Il colore è un giallo paglierino con una decisa ed accattivante nota ramata. I profumi sono intensi e di buona complessità, dalla crosta di pane alla frutta secca, passando per i fiori di acacia, la salvia e le interessanti note di erbe di montagna. Accanto a soffusi sentori di piccoli frutti rossi, non manca la frutta esotica, penso soprattutto al mango.
E’ al sorso che questo metodo classico evidenzia le sue peculiarità e manifesta tutto il suo potenziale: l’ingresso in bocca è cremoso, con una bollicina però dinamica e decisa. Sapido e con una lievissima nota ammandorlata, Caristoro si caratterizza per la sua acidità, che lo rende a dir poco energico e lo marca in modo inconfondibile. Lunga la persistenza finale. Mi è piaciuto molto e sono sicuro che in futuro ci saranno ulteriori e significativi margini di miglioramento, soprattutto aumentando la permanenza sui lieviti.
Permanenza sui lieviti
37 mesi
Sboccatura
Sboccata nel mese di marzo 2020
Gradazione Alcolica
12,5 % vol.
Temperatura di servizio
6-8 °C.
Abbinamenti
Il produttore lo consiglia come aperitivo ed in accompagnamento a piatti di pesce. Giulio Fiamberti suggerisce poi che la sua struttura consente abbinamenti gastronomici anche sorprendenti. Io personalmente l’ho abbinato ad un ottimo cous cous di pesce fatto da mia moglie, ma lo consiglio anche con un tipico piatto della Valtellina, di cui io sono golosissimo, gli sciatt.
Degustazione del giorno 24 novembre 2020; bottiglia appartenente al lotto L17142
Prezzo in enoteca 24-27 €
Valutazione in "Brindisi" di italiadelvino.com
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Informazioni tecniche sul Caristoro
Vitigni
Pinot nero (100%)
Vigneti
Uve provenienti da vigneti coltivati su suoli calcarei. Siamo ad altitudini comprese fra i 300 e i 450 m s.l.m. in Valle Versa, con esposizioni nord-est.
Conduzione dei vigneti
Coltivazioni a basso impatto ambientale con inerbimento dei terreni e nessun utilizzo di diserbanti. Nessuna irrigazione né concimazione inorganica.
Sistema di allevamento
Guyot con un solo capo a frutto.
Resa
90 quintali per ettaro (resa in mosto del 50%).
Vendemmia
Manuale con raccolta in cassetta nella seconda decade di agosto.
Vinificazione
In acciaio. Spremitura soffice e progressiva dei grappoli con frazionamento dei mosti; fermentazione alcolica in tini d’acciaio a temperatura controllata (17-19 °C) con lieviti selezionati. Tiraggio nella primavera successiva alla vendemmia.
Permanenza sui lieviti
Seconda fermentazione in bottiglia e affinamento sui lieviti per almeno 30 mesi. Alla sboccatura la bottiglia è ricolmata con il vino base. Lo spumante affina in bottiglia per almeno 2 mesi.
Numero di bottiglie prodotte
2.500
Approfondimento: l’azienda Fiamberti Giulio – Canneto Pavese (PV)
Fiamberti è sicuramente una delle aziende più antiche dell'Oltrepo Pavese: nel 2014 ha festeggiato i 200 anni dalla sua fondazione, come testimoniato dall'atto di acquisto della vigna Solenga per mano di Giovanni Fiamberti nel 1814.
Dal secondo dopoguerra Giuseppe, nonno dell'attuale titolare Giulio Fiamberti, ha iniziato ad ampliare l’azienda, ben coadiuvato negli anni successivi dal figlio Ambrogio. E’ di quegli anni l’uso come marchio aziendale dello scudo araldico di famiglia, il “leone rosso”.
L’azienda partecipa fin dalla nascita al progetto Buttafuoco Storico (per sapere di cosa si tratta CLICCA QUI ).
Dalla fine degli anni Novanta il contributo di Giulio diventa sempre più centrale, fino ad assumere la piena conduzione di una cantina che oggi vanta 20 ettari di vigneti, ed una produzione di circa 200.000 bottiglie.
Fiamberti si conosce soprattutto per la produzione di Buttafuoco, 4 etichette diverse, ma negli ultimi si è dedicata anche alla produzione di metodo classico, con risultati decisamente interessanti. Gli enologi sono Beppe Zatti ed Aldo Venco.
In azienda Giulio è ancora affiancato dai genitori, in pensione ma sempre presenti: papà Ambrogio in cantina e mamma Patrizia in contabilità. Giulio ha 2 figlie: Letizia, 8 anni, e Vittoria, 5 anni, ancora piccole ma sempre più spesso per vigneti con papà, che con grande orgoglio è speranzoso che possano continuare la tradizione di famiglia e portare in futuro avanti l'azienda.
Approfondimento: l’Oltrepò Pavese Metodo Classico DOCG
Vino Spumante ottenuto con Metodo Classico prevalentemente od esclusivamente a base di uve pinot nero.
Questo ha una precisa giustificazione storica: i primi impianti di pinot nero in Italia sono realizzati in Oltrepò pavese, a Rocca de’ Giorgi, nel 1865 per opera del Conte Carlo Giorgi di Vistarino. Fin da subito il pinot nero dell’Oltrepò Pavese venne usato per la realizzazione di basi spumante, anche e soprattutto per i grandi spumantisti piemontesi.
Le tipologie previste dal disciplinare di produzione sono:
1)Oltrepò Pavese metodo classico,
2)Oltrepò Pavese" metodo classico rosé.
Le uve utilizzabili sono pinot nero almeno per il 70%. Per il restante 30%, oltre che pinot nero, si possono utilizzare uve chardonnay, pinot grigio e pinot bianco congiuntamente o disgiuntamente.
3)Oltrepò Pavese metodo classico Pinot nero,
4)Oltrepò Pavese metodo classico Pinot nero rosé.
Le uve utilizzabili sono pinot nero almeno per l’ 85%. Per il restante 15%, oltre che pinot nero, si possono utilizzare uve chardonnay, pinot grigio e pinot bianco congiuntamente o disgiuntamente.
Per il Disciplinare completo di produzione dell’Oltrepò Pavese Metodo Classico DOCG: CLICCA QUI
RIFERIMENTI AZIENDALI
Fiamberti Giulio
Via Roma, 31
27044, Canneto Pavese (PV)
Telefono: +39 0385-88.01.9
info@fiambertivini.it
www.fiambertivini.it
Mauro Giacomo Bertolli