Per disciplinare la coltivazione del Moscato di Scanzo è consentita solo nella fascia collinare del Comune di Scanzorosciate, nella maggior parte in vigneti coltivati a pergola su cordone speronato e guyot.
La vendemmia è tardiva (ottobre). Le uve vengono fatte appassire per un periodo che va da 20 a 50 giorni su graticci e anche in ambienti condizionati con temperatura non superiore ai 15 gradi.
Dopo la torchiatura, il prodotto viene conservato in vasi vinari di vetro o acciaio. Il Moscato di Scanzo non tollera il legno.
Dopo un minimo di due anni di invecchiamento, il vino può essere imbottigliato per la vendita.In bottiglia lo si può conservare anche per lunghi periodi, sempre in condizioni ambientali favorevoli.
I vini a denominazione di origine controllata “Scanzo" o "Moscato di Scanzo" all’atto dell’immissione al consumo devono rispondere alle seguenti caratteristiche: colore: rosso rubino, più o meno intenso, che può tendere al cerasuolo con riflessi granati; profumo: delicato, intenso, persistente e caratteristico; sapore: dolce, gradevole, armonico, con leggero retrogusto di mandorla; titolo alcolometrico volumico totale minimo: 17,00% vol, di cui almeno il 14% svolto con contenuto di zuccheri residui compreso fra i 50 e i 100 g/l; acidità totale minima: 4,5 g/l; estratto non riduttore minimo: 24 g/l. |
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