2019-07-31 Disciplinare Sforzato di Valtellina o Sfursat di Valtellina DOCG
PAGINA DA COMPLETARE - ULTIMO AGGIORNAMENTO DEL 25-04-2020
Vino passito rosso secco frutto della selezione delle migliori uve Nebbiolo (grappoli spargoli e sani) che subito dopo la vendemmia vengono stese su graticci in locali asciutti e ben areati detti “fruttai”(nella foto), inimitabile “genius loci” per la qualità dello Sforzato .
L’appassimento dura mediamente 110 giorni e quando a fine gennaio l’aria di Valtellina ha completato il suo...lavoro, l’uva ha perduto il 40% del proprio peso, ha concentrato i succhi, ha sviluppato particolari fragranze aromatiche ed è pronta per la pigiatura.
Il prodotto finale è un rosso straordinario dal colore granata scuro con un grado alcolico minimo del 14%, di profumi intensi, pronto per il consumo dopo 20 mesi di invecchiamento ed affinamento in legno e bottiglia.
Lo Sforzato di Valtellina deve essere ottenuto esclusivamente da uve preventivamente appassite provenienti da vigneti aventi, in ambito aziendale, la seguente composizione ampelografica: Nebbiolo, localmente denominato Chiavennasca, minimo 90%. Possono concorrere altri vitigni a bacca rossa non aromatici idonei alla coltivazione per la provincia di Sondrio fino ad un massimo del 10%.
La zona di produzione delle uve destinate alla produzione dello Sforzato di Valtellina comprende: in sponda orografica destra del fiume Adda tutti i terreni in pendio ubicati tra il tracciato della s.s. n.38 ed una quota di livello di metri 700 s.l.m. dal comune di Ardenno al comune di Tirano, inclusi; in territorio del comune di Piateda e Ponte in Valtellina i pendii vitati si spingono al di là della s.s.n. 38 fino al fiume Adda; in sponda orografica sinistra in comune di Villa di Tirano frazione Stazzona e in comune di Albosaggia i terreni in pendio compresi tra il fiume Adda e una quota di livello di metri 600 s.l.m.
Le condizioni ambientali e di coltura dei vigneti destinati alla produzione dello Sforzato di Valtellina devono essere quelle normali della zona e comunque atte a conferire alle uve ed al vino derivato le specifiche caratteristiche di qualità. Sono pertanto da ritenersi idonei esclusivamente i vigneti ubicati in terreni declivi e di natura brecciosa, ben esposti. I sesti di impianto, le forme di allevamento e di potatura devono rispondere ai requisiti di una razionale coltivazione e comunque non modificare le caratteristiche tradizionali delle uve e del vino. Fermi restando i vigneti esistenti, i nuovi impianti e i reimpianti devono essere composti da un numero di ceppi non inferiore a 4000 per ettaro.
E' vietata ogni pratica di forzatura; e' consentita l'irrigazione di soccorso.
La produzione massima di uva da destinare all'appassimento, per l'ottenimento dello Sforzato di Valtellina non deve essere superiore a 8,0 tonnellate per ettaro.
Le uve destinate all'appassimento per la produzione dello Sforzato di Valtellina devono assicurare, al momento della raccolta, un titolo alcolometrico volurnico naturale minimo di 11 % vol.; le medesime uve al momento della vinificazione, dopo l'appassimento, devono potere assicurare al vino un titolo alcolometrico volumico naturale minimo di 14% vol.
In nessun caso la pigiatura delle uve potrà essere effettuata anteriormente al 10 dicembre dell'anno di raccolta.
Non e' consentita la pratica dell'arricchimento e della concentrazione, anche parziale (anche se trattasi di concentrazione parziale a freddo e/o osmosi inversa).
La resa massima dell'uva fresca in vino finito (variabile condizionata dallo stato di appassimento dell'uva medesima), non potrà essere superiore al 50% (pari ad un massimo di 40 hl).
Lo Sforzato di Valtellina può essere immesso al consumo dopo un periodo di invecchiamento e di affinamento di venti mesi, dei quali almeno 12 in botti di legno. Il periodo di invecchiamento e di affinamento sopra riportato decorre dal 1 aprile dell'anno successivo alla raccolta.
Lo Sforzato di Valtellina all'atto della sua immissione al consumo deve rispondere alle seguenti caratteristiche:
colore: rosso rubino con eventuali riflessi granato;
odore: intenso con sentori di frutti maturi, ampio;
sapore: grande morbidezza, asciutto, strutturato e di carattere, con eventuale percezione di legno;
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 14,00% vol.;
acidità totale minima: 4,5 g/l;
estratto secco netto minimo: 27,0 g/l.
Eccellente in abbinamento con i formaggi d'alpe e con carni ricche e saporite, diventa straordinario come vino da meditazione.
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